Quando Putin è all’estero i servizi raccolgono le sue feci: la rivelazione choc di Paris Match

L’indiscrezione, in queste ore, ha rappresentato un vero e proprio giallo. Il protagonista di questa indiscrezione rivelata dalla rivista francese “Paris Match” è Vladimir Putin, il presidente russo impegnato da più di cento giorni nell’attacco sanguinoso nei confronti dell’Ucraina. Ieri, il settimanale francese ha rivelato un’indiscrezione sulla gestione all’estero del Presidente Putin. La notizia, che ha incuriosito molti, si lega a doppio filo con la condizione di salute di Putin. Un vero mistero che, secondo molti, spiegherebbe in molti casi il suo atteggiamento degli ultimi mesi.
La rivista francese sostiene che all’estero “ci sarebbe una persona incaricata di raccogliere in una valigia escrementi corporei del presidente russo”. In effetti, verificando alcuni video che ritraggono Putin, si nota una folta schiera di persone che lo accompagnano in bagno: ben sei in uno dei tanti video analizzati dai media francesi. Questa procedura, che sfiora la paranoia e l’ipercontrollo, sarebbe giustificata perché non vengano lasciate tracce che possano dare indicazioni sul suo stato di salute. Secondo il tabloid, infatti, gli escrementi di Putin conservano informazioni importanti per il futuro del mondo che costringerebbero il suo staff a camuffare ed eliminare, di volta in volta, le eventuali tracce.
In queste settimane le notizie sulle sue condizioni di salute si sono moltiplicate: per molti sta combattendo contro un cancro del sangue, della tiroide o dell’addome; mentre per altri – come le fonti 007 degli Stati Uniti – Putin è affetto dal morbo di Parkinson in fase iniziale. Il Cremlino ovviamente nega tutto e afferma che la salute del Presidente è solida.
Questa pratica, però, alimenterebbe il sospetto di una malattia indicibile di Putin. Questa raccolta è stata individuata per la prima volta nel 2019, dopo la visita di Putin in Arabia Saudita. La delicata missione sarebbe sotto il controllo dell’FSB, il servizio di sicurezza federale russo, incaricato della sicurezza e della tutela delle istituzioni russe. Un agente, secondo le indiscrezioni, avrebbe dovuto “posare gli escrementi di Putin in una borsetta apposita affinché non rimanesse alcuna traccia”. Da lì il viaggio in Russia, al sicuro da occhi (e cervelli) indiscreti.