Storia

Quando la Processione della Madonna di Siponto avveniva per mare

Manfredonia – FESTA Patronale: negli anni ’60, il 22 di Agosto, giorno di Santa Maria Regina, coincideva con laprima processione della Madonna ,da Manfredonia alla vecchia Basilica di Siponto. Obbligatorio dunque il passaggio via mare.

Dalle parole di mia madre: “Una vera commozione quella processione quando si svolgeva tra cielo e mare con il fumo intenso delle candele, tu avevi quattro anni, ricordo arrivare la processione dal paese, il villaggio dei pescatori era a quel tempo isolato, in uno stato di distacco dalla condizione sociale“.

Quell’anno sfiorava il 1964 e quella lunga fiamma di sole scendeva giù lungo il mare fino ad avvicinarsi alle case colorate di giallino: era proprio il 22 agosto l’incenso odoravano di grazia, il linguaggio era fatto di vita buona, come la luce che scaldava il viale della lunga strada, e splendeva negli occhi delle gente fortemente commossa, che si recava verso la Siponto verde, dalla Santa Madre Madonna del nostro paese.

Poi ad un tratto apparve, con una camminata distinta e con la dignità e l’aria delle cose di Dio, il buono e amato Andrea Cesarano, arcivescovo di Manfredonia, vestito tutto di bianco, come un santo col cappello in mano e la barba lunga e bianca, più che un prete sembrava un frate. Ad un certo punto, si fermò davanti alle case, e iniziò ad accarezzare, bambini e mamme, poi parlare con i papà, e chiedere delle condizioni economiche e dar conforto di benedizione con la sua mano destra: mentre proseguiva il suo cammino, si fermò davanti a mio padre e gli chiese di entrare in casa ,si rivolse a me con parole buone e chiedendomi da bere: “Me lo dà signora un bel bicchiere d’acqua”.. Quando uscì il vento si alzò a forma di calura, dentro un’ampia stesura di spazio nel coro di un lungo canto.

Fu così il breve passaggio del caro Cesarano: si fu proprio lui che amava i poveri e bisognosi di cura, lui col suo bene di pace nelle mani di amore, con la sua voce sonora: promise che avrebbe fatto costruire a proprie spese, un Centro di Riabilitazione Motoria per gli ammalati, per il più sano diritto di attaccamento alla vita.

Poi proseguì il suo cammino silenzioso ed efficace, con le sue parole che aprivano le porte delle persone mentre facevano il segno della croce.

Di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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