Storia

Quando i baresi distrussero la meravigliosa scogliera

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Manfredonia – I migliori frutti di mare – non per vanto ma per grazia del Padre Eterno – erano stati donati a quel luogo. La straordinaria scogliera di Sant’Andrea, ricca di vari tipi di molluschi, a disposizione per i sub del territorio. Cozze, datteri, tartufi e i buonissimi ricci di mare.

Ma in seguito una squadra di sub di Bari cominciò a pescare nel nostro territorio, rastrellando la zona di Sant’Andrea ogni giorno, ogni mese e così per gli anni a seguire.

Ricordo che venivano con grandi recipienti di legno, cassoni, li osservavo bene, impassibile un pò arrabbiato, mi chiedevo perché nessuno interveniva. Arrivavano la mattina alle 8, mettevano una muta corta estiva con varie attrezzature specializzate da sub e partivano per la pesca, in lungo e in largo percorrevano la costa del Golfo centrale che apparteneva a quel mare generoso, orgoglioso di donare le sue ricchezze che riproduceva periodicamente sempre più in ogni periodo nuovo.

Ma poi qualcosa fu toccato in quei fondali riproduttivi di ogni genere marino. I sub di Bari per tutto il giorno in piena estate fino a settembre erano fissi nel nostro villaggio. Tutto questo ovviamente portò alla desolazione di quel luogo, anche in termini di pesca.

Immaginate cassoni e cassoni pieni di frutti di mare, tanto che dopo gli anni ’90, il famoso villaggio dei pescatori – il più ricco nell’area di frutti di mare, di pesci e di seppie – diventò una desertica costa.

di Claudio Castriotta

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