Storia

Quando alla Festa Patronale c’era un personaggio che si chiamava “Mameluk”

Manfredonia – ERA una specie di indovino , un personaggio anomalo … dotato da una forza di guarigione dovute ad delle pillole miracolose . IL personaggio Mameluk! – veniva a Manfredonia ogni anno alla festa della“Madonna di Siponto” .Era un mito della Festa Patronale : chi se lo ricorda? Certo io no!

Perchè in quegli anni non esistevo ancora dovevo nascere.Io sono venuto a conoscenza dopo , grazie al maestro Stipo che vive lontano – che ovviamente , ringrazio di cuore  – per la tradizione della nostra straordinaria storia che ha la nostra meravigliosa e commovente “Città.” Che si chiama Manfredonia :La grande festa era appena trascorsa. Dopo i giorni scorrevano veloci in attesa della festa che saluta l’Estate , per i manfredoniani. Si dimenticavano velocemente i giorni trascorsi al mare, in campagna e, per chi ha poteva, quelli trascorsi in vacanza. Proprio in questi giorni, però, iniziano a riaffiorare nella mente i ricordi della festa del passato, i personaggi mitici di quella che un tempo era davvero una festa, più piccola, forse più bella e caratteristica, sicuramente –  meno pacchiana e più autentica.

Tra questi personaggi, come non ricordare l’autentico e mitico “Hameluk”, l’uomo che vendeva le sue pasticche “miracolose” ,contro la tosse? Incredibile! Facevano “bene” a tutti: uomini, donne e bambini. O almeno questa era la nostra convinzione. E non c’era bisogno di ricetta medica alcuna. “Hameluk”, nome d’arte ,di un pugliese autentico, nato a Gallipoli, nel Salento  … tutt’altro che straniero, nonostante il suo abbigliamento e, soprattutto il fez, il copricapo in feltro rosso, in uso in alcuni paesi arabi e in Turchia, facesse ritenere il contrario.

Era un personaggio inconfondibile, caratteristico, che non poteva mancare alla festa patronale. Per molti decenni è stato il protagonista indiscusso, delle nostre adorate “bancarelle” della festa, lungo il corso. Si posizionava, sempre allo stesso posto,  con la sua inconfondibile bancarella, ad invitare i passanti a provare le sue caramelle balsamiche contro la tosse e il fumo. Realizzate artigianalmente, le pasticche erano vendute in un incarto rosso… che molti ricordano ancora, confezionato a mano.

Tempi lontani ma belli, ricordi , ed emozionanti, indimenticabili della fiera del passato, di una festa vissuta intensamente. Hameluk, quelli della generazione del sig. Pasquale Stipo, vero signore – che io  ringrazio pubblicamente ,per  tutto questo che ci ha lasciato  – come ricordo.


Di Claudio Castriotta  

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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