Attualità Capitanata

Progetto Energas: noi diciamo NO!

Il 26 settembre del 1976, Manfredonia ha vissuto una delle esperienze più tragiche della sua storia a causa dello scoppio della colonna dell’arsenico dell’ENICHEM, che riversò sulla città tonnellate e tonnellate del micidiale veleno, che si è aggiunto a quello rilasciato nel normale funzionamento.
La città, allora, segnata da una forte disoccupazione ed emigrazione, aveva subito il ricatto occupazionale e ricevuto in cambio ‘pane e veleno’, con la connivenza di istituzioni, ASL, sindacati e apparati tecnico-scientifici, che non avevano vigilato sul devastante impatto ambientale integrale.

ORA COME ALLORA il nostro territorio, già ferito, non può subire un nuovo attacco come l’installazione, da parte di ENERGAS, del mega deposito di 60 milioni di litri di GPL, il più grande d’Europa, in località Santo Spiriticchio, vicino alla città, a pochi chilometri dall’Oasi Lago Salso e contigua al Parco del Gargano.
Una installazione che sarebbe nefasta per la Città e per il territorio circostante.
La pericolosità dell’impianto, legata al rischio di incidente rilevante, come già fatto rilevare in passato, è amplificata dalla sismicità della zona e dalla vicinanza alla base Nato di Amendola, cui vanno aggiunti i possibili incidenti nel trasporto via mare, su gomma e su ferrovia(come l’incidente di Viareggio ha dimostrato).

Inoltre, il processo di riscaldamento del gas, attraverso lo scambiatore di calore, che usa l’acqua del mare in entrata e uscita presso il molo industriale, in quel tratto di mare del golfo già sacrificato ai cicli della chimica e della ‘bonifica’ , comprometterebbe negli anni la vita della flora e della fauna con gravi ripercussioni ecologiche ed economiche nel comparto pesca.

La lotta dei cittadini e delle cittadine di Manfredonia contro l’Enichem intervenne, nell’88\89, a danni già fatti.
Per Energas, invece, è stata avviata una lotta preventiva: con la raccolta firme, prima, e poi con il  Referendum cittadino del novembre 2016, nel quale la popolazione ha espresso un NO DECISO ed inequivocabile al Progetto Energas .

Dunque, al prossimo incontro del MISE, il 5 Dicembre, forte arrivi il grido di questa Comunità che ha già pagato un prezzo troppo alto e per il quale ancora aspetta Giustizia e Verità!
Le Istituzioni hanno solo quest’ultima occasione per riguadagnare la Fiducia perduta.
Se la lezione dell’esperienza dell’EniChem e della lotta per la sua chiusura deve avere un senso, ORA COME ALLORA Manfredonia levi alta la sua protesta contro Energas per PREVENIRE un nuovo scempio del territorio,  danni all’economia e alla salute!

La Ricerca Partecipata, voluta dal Comune e condotta con la Commissione Epidemiologica, ha documentato scientificamente una situazione assai preoccupante per la Salute e per
l’ ambiente della nostra Città.
Il Coordinamento Cittadino, nato dalla Ricerca Partecipata, che sostiene le ragioni del diritto alla vita e alla salute di una popolazione già provata da numerosi incidenti, chiede a gran voce un diverso modello di sviluppo non solo per la città di Manfredonia, ma per tutto il nostro Territorio e ribadisce, pertanto, il  NO deciso e ragionato al progetto ENERGAS.

Coordinamento Ambiente e Salute Manfredonia

P.s.Questo comunicato, corredato con la documentazione della Ricerca Epidemiologica, è stato inviato al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa;
Al Ministro per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio;
e p.c. al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

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Redazione

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