Presidio per la riapertura della Biblioteca di Foggia vietato da Prefettura e Questura

Un divieto assurdo: Prefettura e Questura scelgono la censura invece dell’ascolto
Abbiamo appreso, con molto disappunto, che il previsto presidio per la riapertura della Biblioteca Provinciale di Foggia non si può tenere stante il divieto pervenuto da parte della Prefettura e della Questura di Foggia.
Il divieto imposto da Prefettura e Questura di Foggia al presidio per la riapertura della Biblioteca Provinciale è un atto che sfiora l’arbitrio. È incomprensibile, ingiustificato e soprattutto offensivo nei confronti di una città che chiede solo trasparenza, cultura e rispetto., ben sapendo che a Foggia, come del resto in tutta Italia, se non c’è la volontà delle Istituzioni a ridare alla collettività un proprio presidio culturale, il rischio è quello perderlo definitivamente.
Da quasi due anni la Biblioteca è chiusa, dimenticata, ignorata. E mentre le istituzioni dormono, i cittadini che provano a difendere un bene pubblico vengono trattati come un problema di ordine pubblico. È
semplicemente inaccettabile.
Definire “rischioso” un presidio pacifico, fatto da cittadini che chiedono la riapertura di un servizio culturale, è una distorsione grottesca della realtà. Prefettura e Questura hanno scelto la strada più facile: vietare. Vietare invece di spiegare. Vietare invece di ascoltare. Vietare invece di fare il proprio dovere.
Ma non sarà un divieto a fermarci. La città non si lascia imbavagliare. Continueremo a manifestare, a far
sentire la nostra voce e a pretendere ciò che spetta a ogni comunità civile: una Biblioteca aperta, funzionante, viva.
Non accetteremo che il silenzio istituzionale diventi la regola, né che chi chiede cultura venga trattato come un intralcio.
La verità è semplice: il presidio non faceva paura.
Fa paura la partecipazione dei cittadini. Fa paura la cultura.
E questo, per noi, è ancora più grave del divieto stesso.
La Biblioteca deve riaprire. E noi continueremo a mobilitarci, a protestare e a chiedere – con modalità sempre pacifiche e trasparenti – che tutti i livelli istituzionali, a partire proprio da Prefettura e Questura, si attivino per accelerare il percorso che porterà alla riapertura della Biblioteca Provinciale di Foggia e la smettano di voltarsi dall’altra parte. Non accetteremo ulteriori ritardi né silenzi.
La cultura è un diritto. La Biblioteca è della città. E la città tornerà a pretenderla.
Esecutivo Provinciale USB