Politica Italia

Prencipe attacca il portavoce del Sindaco: “Il Rocco Casalino sipontino”

Che i post a firma di Gianni Rotice – Sindaco di Manfredonia non siano scritti da lui è noto.

Sin dall’inizio della campagna elettorale, a scriverli è il suo portavoce. Ha portato bene e quindi perché cambiare?

Il fatto è che con il passare dei mesi il portavoce sembra ormai averci preso gusto, avendo iniziato a parlare in prima persona come se fosse lui stesso Gianni Rotice.

Guarda, pensa e parla al suo posto, come se a guardare, a pensare e a parlare fosse Rotice stesso. E’ arrivato ormai a delineare un Rotice-pensiero, rigorosamente scritto, visto che quando parla il sindaco in carne ed ossa preferisce un linguaggio più immediato e diretto, più semplice ed efficace, per quanto, rispetto all’altro, svincolato da rigide regole sintattiche e grammaticali.

L’importante è che entrambi i linguaggi, quelli dei post e quelli a braccio, siano in linea con le grandi aspettative che hanno creato e che continuano a voler alimentare nei sostenitori, sebbene, ormai al sesto mese dopo le elezioni, la luna di miele sia finita e col passare delle settimane cresca la delusione, soprattutto per l’inadeguatezza mostrata da buona parte degli assessori nell’affrontare temi e difficoltà che avrebbero dovuto almeno conoscere.

Le persone sono già stanche di sentirsi dire che la responsabilità della situazione attuale sia degli amministratori precedenti, Commissione compresa. Hanno la necessità di capire cosa questa amministrazione intenda fare e se sia concretamente in condizione di farlo, in che modo e in quanto tempo.

A onor del vero, va detto che, rispetto ai post pubblicati su facebook, le parole dette a braccio dal Sindaco sono meno cariche di astio nei confronti degli avversari politici e degli amministratori che lo hanno proceduto.

E’ come se il Rocco Casalino sipontino nello scrivere si faccia prendere la mano per eccesso di zelo, assumendo toni più duri e più sprezzanti di quelli che userebbe il Rotice originale, e che probabilmente lui stesso, il portavoce, farebbe normalmente a meno di usare, per quel poco che conosco la sua indole.

Tant’è che in più di uno è sorto il dubbio che il portavoce non sia il solo a scriverli, o che a volte lo faccia, non dico sotto dettatura, ma sotto la pressione di chi di rancore e di astio, a differenza sua, ne ha da vendere di suo. Con l’aggravante di poter restare nel completo anonimato.

Ovviamente, chi ne fa le spese è il Sindaco, che in alcuni casi pare che sputi veleno anche quando potrebbe farne a meno, potendo invece usare toni più concilianti o magari evitare proprio di intervenire a tutti i costi. E sono certo che questo spesso accada anche a sua insaputa, per fatti o questioni sulle quali non avrà avuto nemmeno modo e tempo di riflettere.

L’ultimo di questi casi è il post dell’altro ieri sull’iniziativa del Comitato Politico Popolare a difesa della Salute promosso dai consiglieri di minoranza, che sabato 30 aprile ha allestito un gazebo in Piazza del Popolo per informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sull’iniziativa. Sebbene in nessun modo, né nei comunicata stampa e né nei messaggi dati nel corso dell’iniziativa, si sia fatto cenno al Sindaco ed alla sua maggioranza né all’attività dell’amministrazione (ed anzi si sia esplicitamente invitato la maggioranza a tornare sui suoi passi e ad aderire all’iniziativa, che si propone ancora come unitaria), neanche terminato il sit-in in piazza è partito un post al vetriolo a firma del Sindaco contro l’iniziativa, accusata al solito di avercela con lui e con la sua amministrazione.

Eppure, mi consta personalmente, nelle stesse due ore del sit-in Rotice era impegnato come relatore in un convegno sul PNRR a Palazzo Celestini , al quale ho partecipato tra il pubblico perché sinceramente interessato ad ascoltare lui e il Rettore della LUISS , e quindi non ha sicuramente avuto modo di vedere né di ascoltare nulla di quello che si è fatto e detto in piazza, dove non si è visto nemmeno il suo Portavoce né qualcun altro dell’amministrazione. Evidentemente qualcuno lo vuole così, ostile e coriaceo, pronto sempre a mostrare gli aculei, con un sorriso che però di giorno in giorno appare sempre più nervoso e meno spontaneo.

Che dire?! Aspettiamo che se ne renda conto e che cambi registro. Ne avrà tutto da guadagnare.

Gaetano Prencipe

Capogruppo Molo 21

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Comunicato Stampa

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