Eventi Capitanata

Parabellum, una performance sull’in-utile produzione bellica

Stimolare una riflessione sulla (inutile) produzione d’armi, sull’uso superficiale di parole e oggetti nel nostro uso quotidiano che fanno parte di un lessico e di situazioni belliche. Il collettivo Mediante di Foggia e la società AVL con il sostegno del Teatro della Polvere si interrogano sull’”in-utilità” di molti gesti e alcune parole.

“Parabellum. una parola per la guerra” è la videoinstallazione con performance partecipata (aperta al pubblico) che il collettivo foggiano realizzerà dinanzi al pronao della villa comunale di Foggia domenica 29 maggio dalle ore 19 alle ore 22. Un’idea sfidante, provocatoria, di forte impatto visivo, e non solo, che ha lo scopo di scuotere la polvere dell’ovvio, dell’abitudine e di stimolare interrogativi e nuovi pensieri.  Un lavoro del 2017 che viene riproposto a distanza di 5 anni a sottolineare non solo l’attualità, ma la necessità di parole, gentili e di condivisione, al posto della guerra. Da qui il significato di “una parola per la guerra”: nei conflitti armati non vi sono parole. La mancanza di parole genera situazioni non di pace.

Due ledwall verticali, dall’altezza superiore ai due metri, ai lati del pronao della villa, uno proietta il video di una donna di origine ucraina che legge il significato della parola pace nella sua lingua natia e sull’altro il video di una donna russa che legge anche lei il significato della parola pace, ma in russo. Al centro, dal vivo, due performer che trasportano una custodia di ferro, scomoda e pesante, la aprono, iniziano a montare quella che sembra un’arma da guerra: un fucile o un bazooka. Il rumore di ferraglia che caratterizza il montaggio evoca, inizialmente, sentimenti di paura, di instabilità e, in seguito, di stupore quando, inaspettatamente, quella che sembra un’arma si palesa, invece, come un leggio su cui viene poggiato un dizionario di lingua italiana.
Anche i due attori, entrando in dialogo con le due donne, leggono il significato della parola pace nella loro lingua di origine. I performer lasciano spazio a chi vorrà avvicinarsi a leggere una parola qualsiasi del dizionario. È un NO, chiaro ed evidente, alla inutilità della produzione bellica: il mondo non ha bisogno di un’arma da guerra in più, ma di più parole, non vacue ma di costruzione.

Tre sono i promotori: Collettivo Mediante – Foggia, un collettivo di resistenza artistica a sostegno dell’attività culturale, in quanto unico elemento necessario alla sopravvivenza umana; AVL – Foggia, una società di produzione e servizi per le attività artistiche. Con un focus importante sulle nuove tecnologie, l’azienda è specializzata in allestimenti scenici, congressuali e digitali; il Teatro della Polvere – Foggia, dal 2016 anima la scena teatrale foggiana, e non solo, con rassegne, laboratori e workshop per giovani e adulti. Dal 2022 le sue attività sono in partnership con AVL.

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Nicola Saracino

Nicola Saracino, Giornalista ed esperto di Comunicazione sociale e istituzionale, con esperienza in diverse redazioni locali, anche come direttore responsabile.

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