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“Palmese-Manfredonia va rigiocata dal 4′ della ripresa”

“Palmese-Manfredonia va rigiocata dal 4′ della ripresa”

Ma chi lo avrebbe immaginato che, esattamente dopo sette giorni dalla disputa della gara Palmese Manfredonia, sospesa dall’arbitro al 4′ della ripresa a causa di un grave malore occorso ad un tifoso locale sugli spalti, si dovesse verificare, un altro caso di sospensione per un grave malore occorso nella giornata di ieri al giocatore romanista Even N’Dicka, accasciatosi sul terreno di gioco del Friuli privo di sensi.

Nel primo caso, esattamente alle ore 16,12 il direttore di gara emetteva il triplice fischio finale, lasciando presumibilmente intendere, con una sua personale decisione che non vi fossero le condizioni ambientali per la sua prosecuzione. Invece, all’indomani si è appreso che a rinunciare alla gara sarebbero stati i due capitani con dichiarazione scritta consegnata al direttore di gara.

Nel caso dello stadio del Friuli, le immagini televisive documentano una situazione similare nella quale si concorda tra i capitani, i due allenatori e l’arbitro Pairetto di sospendere definitivamente la gara, decisione applaudita da tutti gli spettatori.

Ci vedo una similitudine importante tra i due casi: rispetto della vita umana, a prescindere se questa riguardi un calciatore, uno spettatore, un magazziniere o l’autista del pullman della società.

A Palma Campania vi è stato un arresto cardiaco, subito trattato dai sanitari con il trasporto della persona all’ospedale.

Ve lo immaginate cosa sarebbe potuto accadere se, ripresa la partita, prescindendo dalla considerazione umana, a gioco in svolgimento, fosse arrivata la notizia del decesso del tifoso della Palmese?

Una partita di calcio, in questo caso del campionato nazionale dilettanti vale più del rispetto della vita umana?

Ma davvero si ha “un bidone della spazzatura al posto del cuore”, come disse qualcuno?

A breve verrà fissata la udienza dinanzi alla Corte Sportiva di Appello, restando comunque fiducioso che nonostante la suggestionata decisione di non proseguire la gara da parte dei capitani della Palmese e Manfredonia Calcio, evidentemente, turbati dalla vicenda umana, vi sia comprensione e buon senso da parte di chi può emettere una sentenza di civiltà sportiva e soprattutto umana, con conseguente ripresa delle ostilità dal 4′ minuto della ripresa sul risultato di 2 a 2.

Antonio Castriotta

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Redazione

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