Politica Italia

Minoranza: “Errore dell’Amministrazione violare la privacy della cittadina di Manfredonia”

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Si può passare sopra diversi errori dovuti all’inesperienza di questa Amministrazione, ma assolutamente non si può far finta di nulla dinanzi alla gravissima violazione della privacy avvenuta nei confronti di una cittadina di Manfredonia, protagonista di una drammatica situazione personale.

La signora in questione ha raccontato in un’intervista ad un noto quotidiano locale di vivere in auto con i figli dopo essere stata sfrattata e ha chiesto di poter essere aiutata. Le parole della nostra concittadina, anziché indurre l’Amministrazione a riflettere sulle problematiche vissute da alcune fasce particolarmente fragili che non possono permettersi nemmeno un tetto, hanno scatenato un’incredibile e paradossale reazione di discolpa. Immediatamente è partito un lungo e nutrito comunicato stampa apparso sulla pagina ufficiale dell’Amministrazione e del Sindaco, che ha sciorinato tutti gli appuntamenti avuti con i Servizi Sociali e gli aiuti percepiti dalla signora, con tanto di nome e cognome sbattuto più volte in rilievo, quasi come a volerla sottoporre al pubblico ludibrio.

Ora, senza entrare nel merito di una vicenda così delicata, crediamo sia giusto rammentare il DIVIETO previsto dall’art. 26, comma 4, del d. lgs. n. 33/2013 di diffondere per finalità di trasparenza dati identificativi di soggetti beneficiari di contributi economici da cui si possano desumere informazioni relative alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati poiché, come ha sottolineato anche il Garante della Privacy, ciò rappresenta “un divieto funzionale alla tutela della dignità, dei diritti e delle libertà fondamentali dell’interessato, al fine di evitare che soggetti che si trovano in condizioni disagiate – economiche o sociali – soffrano l’imbarazzo della diffusione di tali informazioni, o possano essere sottoposti a conseguenze indesiderate, a causa della conoscenza da parte di terzi della particolare situazione personale”.

Insomma, seppure la signora, come l’Amministrazione ha voluto evidenziare nel proprio comunicato, avrebbe omesso di riferire di aver già avuto contatti con i Servizi Sociali, mai e poi mai si doveva procedere con la pubblicazione di informazioni che dovrebbero essere trattate con riservatezza.

Situazioni così delicate si affrontano con assoluto tatto poiché il dovere di un’Amministrazione è in primis di tutelare i più deboli e non di sbeffeggiarli. Ma se siamo qui a spiegarlo, forse il problema non è l’inesperienza nel governare, ma l’evidente incapacità nel gestire la comunicazione ufficiale.

I Consiglieri di Minoranza

Giulia Fresca, Michele Iacoviello, Gaetano Prencipe, Francesco Schiavone, Maria Teresa Valente, Rita Valentino

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