Milan, incertezza Diaz. Da Berardi a Chukwueze: tutti i nomi per sostituirlo

Nella giornata di ieri il Milan ha annunciato il tanto atteso rinnovo di Rafael Alexandre da Conceição Leão. Il portoghese si è legato al club rossonero fino al 2028, avrà una clausola da 175 milioni di euro e percepirà uno stipendio da 7 milioni di euro annui. Una lunghissima trattativa ma che alla fine ha accontentato tutti. Con la matematica qualificazione in Champions League, Paolo Maldini e Frederic Massara stanno lavorando con la massima tranquillità anche se c’è la consapevolezza che servono rinforzi. I limiti evidenziati in Italia e in Europa sono stati tanti, soprattutto in termini di riserve.

Il reparto offensivo verrà sicuramente rinforzato e forse stravolto. La prima cosa da capire è quello che sarà di Brahim Diaz. Dopo tre lunghi anni di prestito lo spagnolo tornerà al Real Madrid. Diaz e il Milan vogliono proseguire insieme, i Blancos pensano a lui per sostituire il partente Asensio. La settimana prossima potrebbe essere già decisiva per capire meglio la situazione.

Come riferito da La Gazzetta dello Sport non sono da escludere le partenze di Messias e Saelemaekers. Giocatori utili ma poco incisivi. Il Milan segue da tempo Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo con il vizio del gol ma verso i 29 anni. Il club neroverde, per la cessione a titolo definitivo, chiede almeno 30 milioni di euro. Una situazione che non sembra essere in linea con la filosofia e il pensiero calcistico di RedBird. Non è nemmeno da escludere che si possa andare incontro ad un’eccezione.

Milan, non solo Berardi: ecco tutti i nomi

Il Milan, però, si guarda attorno. Berardi piace ma non è l’unico. I dirigenti stanno monitorando con molta attenzione i giocatori in scadenza (2023 ma anche 2024). Kamada sembra essere ad un passo, Asensio invece è più vicino al PSG. Si valutano anche profili giovani e in linea con il progetto societario. Tra questi Reiss Nelson dell’Arsenal e Ismaila Sarr del Watford. Il primo non ha giocato con continuità mentre il secondo piace per l’imprevedibilità e per il rapporto con il gol.

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