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Mangiare e nutrirsi: per sfatare i falsi miti ci viene incontro la scienza, i consigli della dietista Valentina Trimigno

Valentina Trimigno, giovanissima dottoressa in Dietista, specializzata in Scienza degli alimenti e nutrizione umana, ha chiarito alcuni dei dubbi, che attanagliano la nostra esistenza, circa la corretta alimentazione e la scelta responsabile degli alimenti.

D: Inizierei ab ovo e quindi dal primo pasto della giornata: la colazione. A colazione siamo soliti bere latte. C’è chi sostiene che il latte vada bevuto fino ad una certa età e poi consumato in maniera più moderata, altri invece, raccomandano l’uso anche negli adulti. Chi ha ragione?

R: La colazione è il pasto più importante della giornata e non va saltata! Per pasto non si intende una bevanda, come caffè e te, che non hanno nutrienti, hanno effetti benefici, ma non sono pasti perché per essere definiti tali devono contenere proteine, grassi buoni e carboidrati non raffinati. Il latte è un alimento, è l’alimento che è stato scelto per la colazione. Siamo gli unici esseri viventi a bere il latte da adulti. Il nostro corpo si è adattato a bere il latte anche da adulti. Però non tutti riescono a digerire il latte, perché a volte c’è il deficit dell’enzima che digerisce il lattosio, chiamato lattasi. In questo caso vengono in nostro aiuto gli alimenti fermentati e le bevande senza lattosio.        I primi hanno moltissimi benefici, aiutano la flora intestinale, in quanto ricchi di fermenti che vanno a costituire la nostra flora microbiologica intestinale. Gli alimenti fermentati ci aiutano anche se non riusciamo a digerire il lattosio, perché nei fermenti c’è la lattasi batterica, quindi ciò che il nostro corpo non riesce a fare lo fanno i batteri buoni che si trovano nello yogurt. Se non volete rinunciare al latte potete farlo, nessun alimento è da condannare, l’importante è scegliere un latte italiano, con una corretta quantità di ormoni (perché le leggi italiane sono severe con l’aggiunta di ormoni e sull’allevamento vaccino). In più vi consiglio un latte biologico.

D: solitamente i primi sono fan di bevande vegetali quali bevanda di soia, di riso, di avena, che negli ultimi anni stanno letteralmente spopolando sulle nostre tavole. Ma sono davvero più digeribili e meno caloriche? E in che modo bisogna scegliere la bevanda vegetale giusta?

R: Spesso mi chiedono cosa sia meglio tra il latte e le bevande vegetali: dipende da soggetto a soggetto. Le bevande vegetali hanno zuccheri aggiunti all’interno, nascosti sotto il nome di glucosio, saccarosio, fruttosio destrosio che ci confondono le idee, specie se non siamo abbastanza informati. Per questo è necessario informarsi ed imparare a leggere le etichette. Il problema, però, non sono solo gli zuccheri. Infatti in un post della società italiana della nutrizione umana si è detto che sono pochissime le bevande vegetali che hanno eguali proteine del latte vaccino, quindi non sono dei veri e propri sostituti, o per meglio dire, sono veramente poche le marche che rendono la bevanda vegetale un valido sostituto del latte vaccino. Consiglio sempre di leggere le etichette e soprattutto di variare, di comprare bevande vegetali senza zuccheri aggiunti, altre volte latte vaccino, altre volte alimenti fermentati come yogurt e kefir, o di optare di tanto in tanto per la colazione salata. La regola che vale quasi sempre è che gli ingredienti sono messi in ordine, quindi se lo zucchero è o il primo il secondo ingrediente, evitate. E ricordate che la verità è scritta sull’etichetta posta sul retro!

D: oltre i fan delle bevande vegetali, esistono i fan del riso, che mangiano esclusivamente riso a pranzo, abolendo dalla loro alimentazione la pasta o comunque riducendone eccessivamente l’uso: il riso è meglio della pasta? Ma soprattutto pasta e pane sono davvero da evitare?

R: Questa è una tra le domande più frequenti. Molti sono convinti che i carboidrati facciano male e che il riso non sia un carboidrato. Il riso fa parte della famiglia dei carboidrati, è anch’esso un carboidrato e ha le stesse calorie della pasta ed un indice glicemico più alto della pasta! Quindi possiamo sostituire il riso con quello integrale o parboiled. La scelta migliore anche in questo caso è quella di variare! Un giorno riso integrale, un giorno pasta integrale, un giorno un altro tipo di cereale, come farro, miglio, ricchi di fibre che nutrono la nostra flora batterica. La dieta riso in bianco, petto di pollo, insalata e gallette di riso, (che per altro sono ipercaloriche, non va assolutamente bene!). Variando ci assicuriamo tutti i nutrienti presenti negli alimenti che stiamo utilizzando. Neanche il pane è da condannare! Meglio se integrale, ma bisogna integrarlo nella nostra alimentazione. Nessun alimento è il male in sé e nessun alimento ci dà le porte del paradiso, questo è sempre bene precisarlo!

D: Arriviamo alla cena. “Ti mando a letto senza cena quando si era bambini, più che una minaccia o una punizione, era un modo per salvarsi, specie quando a cena c’erano le verdure o il pesce. Adesso va tanto di moda saltare la cena e andare a letto solo con una tisana calda. Ma fa davvero bene? A tal proposito che cosa ne pensi a proposito del digiuno intermittente?

R: Saltare un pasto non è mai positivo! I tre pasti principali ci devono essere a meno che non stiamo seguendo una dietoterapia, come il famoso digiuno intermittente ma in quel caso siamo seguiti da un nutrizionista.  Quindi se seguiamo un’alimentazione sana, nessun pasto va saltato; se seguiamo una dietoterapia particolare, come il sopracitato digiuno intermittente, mi raccomando, è bene affidarsi alle mani di un professionista! Nella sana alimentazione la cena non si salta e per di più deve essere completa: carboidrati, proteine ad alto valore biologico (pesce, carne, uova) dev’essere priva però di cereali raffinati e grassi saturi; al contrario ricca di fibre, perché le fibre evitano i picchi ipo e iper glicemici che rallentano il processo di dimagrimento e aumentano il senso di fame. Gli zuccheri nel corpo devono mantenersi sempre ad un livello medio per evitare che l’insulina che digerisce gli zuccheri, abbia i suoi picchi. Una dieta sana deve avere una curva glicemica piccola e in un valore intermedio, stabile.

Ringraziamo calorosamente la dottoressa Trimigno per questa intervista! E attendiamo con ansia l’uscita del suo libro A tavola con Cedrospeziato che non vediamo l’ora di leggere!

Se avete altre domande scrivetele sotto l’ultimo post della nostra pagina Manfrechef che trovate su Instagram ma anche su Facebook e la dottoressa cercherà di chiarirli.

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Redazione

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