Manfredonia e l’auto fantasma: “Chi sta guidando la città?”
Manfredonia e l’auto fantasma: “Chi sta guidando la città?”
“L’auto scomparsa: quando le priorità vanno… a marcia indietro”
C’è un nuovo mistero a Manfredonia, e no, non si tratta di leggende legate al Gargano o di avvistamenti inaspettati. Questa volta il protagonista è un’autovettura, destinata ai Servizi Sociali per supportare le fasce più deboli, che però ha cambiato corsia, finendo dritta dritta al servizio del gabinetto del Sindaco.
E come è accaduto questo colpo di scena automobilistico?
Pare che tutto sia stato formalizzato con un documento del fido Dirigente Ognissanti firmato dall’assessora ai Servizi Sociali, Maria Teresa Valente. Una decisione che, a quanto si dice, avrebbe trovato il Sindaco completamente all’oscuro, “a sua insaputa” come ha giustamente fatto rilevare in Consiglio comunale il consigliere Galli, a cui va la nostra più totale solidarietà.
Ora, ci perdonerete, ma il concetto di “insaputa” inizia ad assumere connotati degni di una sceneggiatura tragicomica. Perché se il primo cittadino non è informato di come vengono utilizzati i beni pubblici, ci si chiede: chi è davvero al volante di questa amministrazione?
Ancora: quali sono le vere priorità di questa amministrazione?È più importante assicurare un servizio efficiente ai cittadini o soddisfare le necessità di comfort dei piani alti del Palazzo? Se un mezzo destinato al sociale può essere così facilmente reindirizzato, quali altre risorse pubbliche potrebbero subire lo stesso destino?
Forse c’è stato un fraintendimento: anziché “servizi sociali”, qualcuno ha pensato a “servizi… personali”!
Sorvoliamo, per amor di patria, sulla risposta data dall’assessora Valente e “ipotizziamo”, come dice lei, che non abbia ancora compreso che è passata dal ruolo di consigliere di opposizione a quello di Assessore del comune di Manfredonia e che dovrebbe amministrare non polemizzare inutilmente, sempre come dice lei
Ma c’è di più. L’episodio solleva inevitabilmente dubbi più profondi sulla trasparenza e la competenza di chi governa.
Se il Sindaco davvero non era al corrente di questa decisione, allora chi sta “guidando” la città?
E se invece lo era, perché non ha preso provvedimenti immediati per correggere questa situazione? In entrambi i casi, l’immagine che ne emerge è quella di un’amministrazione in cui la gestione delle risorse pubbliche sembra essere, per usare un eufemismo, alquanto disinvolta.
In un contesto come quello attuale, dove le famiglie di Manfredonia devono far fronte a difficoltà crescenti e i servizi essenziali sono spesso carenti, episodi come questo non sono solo inaccettabili, ma, questi sì, profondamente offensivi per i cittadini.
E allora, cari governanti, se vi trovate in difficoltà nel comprendere le vostre stesse priorità o nel gestire le risorse pubbliche, forse è il momento di chiedere aiuto a tutti gli uomini di buona volontà, a tutti i consiglieri comunali che fanno il loro lavoro di Amministratori pubblici e augurare buon lavoro a tutti, senza censure e offese.
Manfredonia merita di più. Merita amministratori che sappiano cosa accade sotto il loro stesso tetto e che lavorino per il bene comune, senza bisogno di giustificazioni improbabili o scuse creative. Perché il vero servizio pubblico si fa’ con responsabilità e trasparenza.
CITTA’ PROTAGONISTA
Movimento civico