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Manfredonia, divieto di balneazione e danno ambientale

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MANFREDONIA, DIVIETO DI BALNEAZIONE E DANNO AMBIENTALE

Il divieto di balneazione, prontamente emesso oggi dal sindaco di Manfredonia, dopo le analisi ARPA, per la zona di Siponto ha sicuramente radici nella rottura del tronco fognario principale che dall’abitato di Manfredonia porta al depuratore AQP nella zona della stazione ferroviaria Manfredonia Ovest, che sta rendendo critiche le condizioni di tutte le condotte fognarie della città.

Se un danno è imprevedibile, non si può fare nulla ma se dopo continue rotture e segnalazioni pluriennali, non si provvede a sostituire l’intero tronco allora la responsabilità di AQP è palese e la colpa ascrivibile a chi non ha ancora eseguito i lavori (previsti fra qualche settimana secondo le notizie che sono state riportate anche in consiglio comunale dall’assessore ai lavori pubblici).

I danni che subiremo dal punto di vista ambientale e turistico sono e saranno enormi. I balneari e tutto il comparto turistico si vedranno ridurre le entrate dirette per le prossime settimane, se non per l’intera stagione, così come i cittadini non potranno usufruire dei lidi a Siponto. La città non avrà la possibilità di poter accedere alla bandiera blu per i prossimi 5 anni e l’immagine della città che sta cercando di acquisire una migliore appetibilità come destinazione turistica, sarà oscurata da questo danno.

Come Europa Verde riteniamo che il Comune debba immediatamente presentare un esposto alla Procura della Repubblica ai sensi del Decreto Legislativo 152/2006, all’art. 300, comma 1 che definisce danno ambientale il deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell’utilità che essa fornisce.

Il danno è certo e certificato dalle analisi ARPA e dall’ordinanza sindacale e sicuramente il deterioramento è significativo e misurabile anche attraverso le disdette dei turisti e la riduzione del fatturato degli operatori.

Chiediamo ad AQP, di sostituire immediatamente il tratto incriminato in modo da ripristinare le condizioni naturali iniziali. Analogamente chiediamo che si progetti e si esegua immediatamente anche la sostituzione e/o il raddoppio della fognatura che passa sul Viale Miramare (ricordiamo tutti i salti di tombini con sversamento di liquami ad ogni pioggia intensa)

Infine, oltre al ripristino delle condizioni ambientali precedenti al danno, AQP deve assumersi anche il risarcimento monetario per il danno subito dagli operatori e dalla città.

Europa verde – Verdi di Manfredonia

Innocenza Starace – Alfredo De Luca

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