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Manfredonia, caso biblioteca. Valente: “Ecco perchè non era possibile partecipare al bando”

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Manfredonia, caso biblioteca. Valente: “Ecco perchè non era possibile partecipare al bando”

In questi giorni, la biblioteca è finita al centro del dibattito non per le tante persone che la frequentano ogni giorno, ma per una polemica sollevata da un consigliere di opposizione, che ha trasformato la mancata partecipazione a un bando in un pretesto per attaccare l’Amministrazione.

È bene chiarire che il bando “Biblioteche e Comunità 2025” richiedeva, come requisito fondamentale, il possesso del titolo “Città che legge” nel biennio 2022–2023. Un titolo che il Comune di Manfredonia ha ottenuto solo a dicembre 2024, grazie al lavoro avviato da questa Amministrazione e alla condivisione con scuole e associazioni del territorio. Inoltre, pur essendo prevista la possibilità di partecipare in rete con altri Comuni in possesso del titolo, aderire a progettualità complesse a ridosso della scadenza – e senza le necessarie risorse umane – non era possibile. Come ho spiegato in consiglio comunale, la nostra città si trova tuttora in un piano di riequilibrio economico-finanziario, che limita fortemente la possibilità di assumere nuovo personale o rafforzare gli uffici.

Nonostante ciò, stiamo lavorando con determinazione per non fermare la progettazione e cogliere ogni opportunità utile alla crescita culturale della comunità.

La sincerità con cui ho illustrato la situazione è stata etichettata come “risposta confusa e contraddittoria”. Forse perché è più semplice screditare che documentarsi. E forse perché non si conosce davvero il lavoro che ogni giorno viene svolto nella nostra biblioteca. Un presidio culturale tenuto in piedi grazie a cinque operatori part-time e al lavoro di una funzionaria comunale incaricata del coordinamento, che però si occupa anche di numerosi altri settori. Una struttura che, pur tra mille difficoltà, garantisce l’apertura dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio, rispondendo a una domanda crescente da parte di studenti, cittadini e famiglie.

Nel frattempo, stiamo intervenendo su ciò che per anni è rimasto immobile: si sta lavorando ad un accesso senza barriere, è stato completato l’impianto Wi-Fi ed è stato redatto e trasmesso il regolamento d’uso, ora in attesa di approvazione. Parallelamente, sto adoperandomi personalmente alla valorizzazione del fondo dedicato a Cristanziano Serricchio – poeta manfredoniano scomparso nel 2012 e candidato al Nobel per la Letteratura – con l’acquisto di scaffali e un’adeguata collocazione dei volumi.

E mentre ci prepariamo a partecipare ai prossimi bandi, per cui oggi – finalmente – abbiamo i requisiti, sono già in corso nuove attività culturali che prenderanno forma. Perché la progettazione non si ferma.

Restituire alla Biblioteca comunale di Manfredonia il ruolo che merita – non solo come luogo di studio, ma come spazio vivo di cultura, socialità e opportunità – è un impegno che questa Amministrazione porta avanti con determinazione, consapevole delle difficoltà ereditate e delle potenzialità ancora inespresse. Dopo anni di immobilismo, si comincia finalmente a vedere un cambiamento concreto. E anche se il percorso non è semplice, continuiamo ad avanzare con serietà, pazienza e visione.

Maria Teresa Valente

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