Manfredonia abbraccia Michele Zarrillo: musica, ricordi e pace in Piazza Papa Giovanni XXIII

Manfredonia abbraccia Michele Zarrillo: musica, ricordi e pace in Piazza Papa Giovanni XXIII
La serata di ieri, in Piazza Papa Giovanni XXIII, resterà negli annali delle feste patronali di Manfredonia. Dopo la solenne processione in onore della S.S. Maria di Siponto, la città ha accolto un grande protagonista della musica italiana: Michele Zarrillo.

Un ritorno, perché l’artista ha ricordato di essere già stato in concerto qui nel 1996. Ventinove anni dopo, la sua voce inconfondibile e la sua eleganza hanno nuovamente stregato i sipontini, in una cornice gremita e calorosa.
Un artista completo e generoso
Cantante, autore e polistrumentista raffinato, Zarrillo ha alternato pianoforte, chitarra acustica ed elettrica, regalando interpretazioni intense e piene di energia. Non si è limitato a cantare: ha dialogato con il pubblico, scherzato, e reso ogni brano un momento di condivisione.
E quando il concerto sembrava concluso, ecco la sorpresa: chiamato a gran voce dal pubblico, è risalito sul palco per un emozionante bis, proseguendo lo spettacolo tra applausi scroscianti e cori che hanno riempito la piazza.
I grandi successi di una carriera
Il pubblico ha intonato insieme a lui i brani che hanno fatto da colonna sonora a più generazioni: “Cinque giorni” (1994), “Una rosa blu” (1982, rilanciata nel 1997), “La notte dei pensieri” (1987), “L’elefante e la farfalla” (1996).
Non sono mancati i gioielli di fine anni ’90 come “Strada di Roma” (1997), “Ragazza d’argento” (1998), “L’amore vuole amore” (1998) e le suggestive “Su quel pianeta libero” (1998) e “Il canto del mare” (1994). Canzoni che hanno fatto vibrare i cuori e riportato indietro nel tempo chi ha vissuto la magia degli anni d’oro della musica italiana.
Una voce di pace
Tra una canzone e l’altra, Zarrillo ha lanciato messaggi di grande valore umano, ricordando i drammi che colpiscono il mondo: la Palestina e i conflitti che ancora seminano dolore. Le sue parole, delicate e sincere, hanno trasformato il concerto in un momento di riflessione collettiva, oltre che di festa.
La scelta perfetta del Comitato
Il Comitato Festa Patronale di Manfredonia merita un plauso per aver portato in città un artista che ha saputo unire spiritualità, emozione e cultura. Dopo la processione, nessuno avrebbe potuto incarnare meglio lo spirito della serata.
Una notte che resterà nella memoria
Quello di Michele Zarrillo non è stato solo un concerto, ma un viaggio tra ricordi, emozioni e valori universali. Un ritorno che ha confermato il legame speciale tra l’artista e Manfredonia, suggellato da un bis indimenticabile, regalato al pubblico che non voleva lasciarlo andare via.
E permettetemi una nota personale: da nostalgico degli anni ’90, ho avuto i brividi ascoltando “Cinque Giorni” e “L’elefante e la farfalla”. Canzoni che hanno segnato la mia giovinezza e che ieri sera hanno risuonato più forti che mai, come se il tempo non fosse mai passato.
Grazie Michele, grazie Comitato Festa Patronale: Manfredonia porterà a lungo nel cuore questa notte di musica e di emozione.
Antimo DJ