“L’icona della Vergine di Loreto venerata nel Santuario – Santa Protettrice degli aviatori dell’Aeronautica Militare”
Abbiamo già accennato al miracolo della Traslazione volante della Santa Casa da Nazareth a Loreto.
L’antica tradizione risale al 1296, quando l’eremita fra’ Paolo della Selva riferì alle Autorità una storia affascinante, poi riportata in vari documenti, nel corso del tempo, arricchendosi di dettagli via via più pittoreschi.
Secondo questa storia, gli angeli avrebbero portato via dalla Palestina caduta in mano ai Turchi la Santa Casa nel 1294.
Il viaggio della Santa Casa avrebbe toccato prima Tersatto, Trsat, oggi quartiere della città di Fiume, in Croazia, ma gli angeli decisero di attraversare il mare e di portare il loro prezioso carico nel territorio di Recanati, dove posero la Santa Casa prima in un bosco che apparteneva a una gentildonna di nome Loreta, poi sul campo di due fratelli, e infine, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1296, sulla sommità del Monte Prodo.
Successivamente, per proteggere la Santa Casa, intorno ad essa venne eretto prima un muro, poi un santuario, che subito divenne meta di pellegrinaggi di fede.
È difficile comprendere cosa ci sia di reale nella storia della Traslazione, e cosa sia frutto di racconti popolari. Una versione della storia vuole che sia stata una ricca famiglia di principi imparentati con la famiglia imperiale di Costantinopoli a portare in salvo i resti della Santa Casa fino a Loreto. Quel che è certo è che ancora oggi la storia del misterioso ‘viaggio’ della Santa Casa, con tutto quello che essa rappresenta, affascina i pellegrini che si recano in visita al Santuario.
di Claudio Castriotta