Lettera ai cittadini di San Giovanni Rotondo da parte dell’Arcivescovo Moscone

Lettera ai cittadini di San Giovanni Rotondo da parte dell’Arcivescovo Moscone
Cari fratelli e sorelle, amate cittadine e cittadini di San Giovanni Rotondo,
sembra che non ci sia pace sul fronte incendi nel nostro amato Gargano e in
particolare per San Giovanni Rotondo che è stata assediata quasi a raffica da roghi
spaventosi. L’origine degli incendi è certamente dolosa sia per la successione
ravvicinata, sia per la distribuzione sul territorio comunale, coinvolgendo con fiamme
alte e in pochi minuti anche alcune abitazioni a motivo del vento che ha caratterizzato
le giornate. È stata necessaria l’evacuazione di ben 140 persone dalle loro abitazioni
nel corso della notte e l’intervento degli indispensabili canadair per domare le
fiamme.
Certamente il vento e l’erba inaridita per la calura e per la mancanza di piogge hanno
alimentato i focolai dell’incendio, ma va denunciato con chiarezza che i roghi sono
stati provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e verso la popolazione: si
tratta di gesti criminali, motivati da una pura logica criminale.
Siamo di fronte ad una situazione che non ci saremmo mai aspettata: il nostro
territorio è in mano ad una criminalità organizzata che si sente libera di fare tutto ciò
che vuole e si sente forte e potente da poter organizzare qualsiasi gesto sconsiderato
come quelli vissuti in questa settimana. Sono mani criminali, sono cuori e menti
guidate da logiche mafiose, quelle che hanno fatto scoppiare incendi in diverse parti
del territorio garganico, riuscendoci alla grande.
Scrive il Papa Leone XIV nel Messaggio per la prossima Giornata del Creato del 1°
settembre 2025 che “è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina.
Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le
diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono, producono deforestazione,
inquinamento, perdita di biodiversità… e la natura stessa talvolta diventa strumento
di scambio, un bene da negoziare per ottenere vantaggi economici o politici. In queste
dinamiche, il Creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle
risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a
causa delle mine, la politica della “terra bruciata” … La giustizia ambientale non può
più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano. Essa rappresenta
una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente. Si tratta, in realtà,
di una questione di giustizia sociale, economica e antropologica.
Per i credenti, in più,
è un’esigenza teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è
stato creato e redento … e la cura del creato diventa una questione di fede e di
umanità”.
Mi rivolgo, perciò, a tutti i sangiovannesi, ai residenti fatti allontanare per precauzione
dalle abitazioni, ai pellegrini e ai numerosi malati che hanno avuto bisogno di
raggiungere l’ospedale Casa Sollievo, tutti voi, oltre alla paura dell’incendio, avete
subito e subite disagi e difficoltà:
care amiche e amici,
vi chiedo perdono per quanto accaduto e sono al vostro fianco, sì sono pienamente
“a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica” e auspico decisamente
che si ponga fine “alla insensata guerra al Creato”. È ormai questo il tempo di far
seguire alle parole i fatti per «vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio
che è parte essenziale di un’esistenza virtuosa e non costituisce qualcosa di opzionale
e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana» (Laudato Si’ 217). Urge,
più che mai “trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che
governano le nostre società”; invito tutti ad alzare la voce ed assumere atteggiamenti
rispettosi del Creato “per fermare questa ingiustizia verso i nostri figli, che subiranno
gli impatti peggiori del cambiamento climatico” (Laudato Si’, ivi). È necessario, da
parte di ognuno di noi, un sussulto autentico di rinascita del senso civico e della
responsabilità civile!
Continuo a invitare fraternamente tutti ad essere sempre pronti nella difesa del
Creato, pensando e avendo comportamenti improntati alla logica del bene comune e
alla custodia del patrimonio naturale consegnatoci dal Creatore per custodirlo e
salvaguardarlo (Gn 2, 15).
Al Sindaco, all’Amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo, ai volontari del
Servizio civile, ai Vigili del Fuoco ed operatori dei canadair, alle famiglie evacuate
anche se per poche ore, oltre che porgere la mia solidarietà, va tutta la mia vicinanza
e il sostengo pieno per l’opera fattiva svolta. Con tutti voi condivido la denuncia dei
gravi misfatti operati da menti e mani di criminali che distruggono la nostra bella
terra, mettono a repentaglio persone, abitazioni e attività produttive, oltre che
danneggiare l’economia turistica del Gargano, che mostra nell’accoglienza di migliaia
di persone autentica professionalità e sensibilità.
Coraggio, dunque, siatene certi: il bene avrà sempre la meglio sul male!
- p. Franco Moscone crs
Arcivescovo
Manfredonia, 22 luglio 2025, festa di s. Maria Maddalena