Storia

Le ‘lampade’ della cattedrale sipontina

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Le “lampade” della cattedrale sipontina

A cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)

   Nei secoli passati, quando non vi era l’elettricità, le chiese erano piene di lampadari (“lampade”), con miriadi di candele che, accese, certamente non erano di sollievo all’aria che si respirava, specie d’estate e con i “vapori” che fuoriuscivano dai sepolcreti presso gli altari. Ma al di là di queste considerazioni, che la dicono lunga sulla salubrità dell’ “aria sipontina”, unitamente alle esalazioni mefitiche delle vicine paludi, qui ci interessa conoscere la dislocazione di questi lampadari e la data della loro messa in opera.

Dallo Spinelli (M. SPINELLI, Memorie Storiche…, Parte IV, pp. 54-56) si rileva che nel marzo del 1731 si hanno dei gravissimi terremoti nel regno, a Manfredonia, però, non si è avuto alcun danno,

…eccetto nel Duomo, che dalla facciata della Piazza restò lesionata, percui l’Arcivescovo De Marco vi fece subito fabricare due gran Pilastri, ed una maestra Scarpa di fabbrica ben connessa, e per sua devozione fece una lampana d’ argento all’ altare dedicato alla Vergine Addolorata, con donar anche alla Sagristia della sua Cattedrale una Sottocoppa d’argento per servizio delle messe solenni.

Per il suddetto funesto avvenimento del tremuoto, si mosse anche la devozione del popolo Sipontino con maggiore fervore verso del Protettore S. Michele, percui in ringraziamento di tanta preservazione avuta si formò dal Magistrato una Lampana d’argento di egual grandezza a quella dell’ Addolorata, e si appese all’ Altare di un tal Santo Tutelare, che vi è nella nostra Cattedrale di Manfredonia.

Anche in tal funesta occasione fu fatta dalla devozione di D. Olimpio de’ Marchesi Tontulo Primicerio Sipontino una Lampana d’argento prefata dalla devozione di D. Antonio Cessa Canonico Sipontino all’ altare di S. Lorenzo, e del Sacramento uniti; Siccome altra Lampana d’ argento fu fatta dalla devozione di D. Antonio Cessa Canonico Sipontino all’Altare di S. Girolamo ad onore di S. Giuseppe, dov’è riposta la Statua di un tal Santo Patriarca; Oltre di un’altra Lampana d’argento, che si è fatta a’ nostri giorni dalla devozione de’ Sipontini ogn’ altare di S. Marco ad onore di S. Francesco di Paola, dove vedesi situata la statua di un tal Santo miracoloso.

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]