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Laboratorio con i lego: quali sono i benefici per i bambini?

I lego sono tra i giocattoli più amati dai bambini. La loro utilità però non si esaurisce nel divertimento ma si estende alle dinamiche educative e sociali. In breve, possono essere inseriti in programmi ben precisi, i quali puntano a sviluppare abilità e competenze.

E’ su questo presupposto che vengono organizzati i laboratori con i lego, ovvero spazi in cui i più piccoli possono giocare ma seguendo regole precise e perseguendo altrettanti precise finalità.

Alcuni di questi laboratori vengono proposti anche nei centri più all’avanguardia, che offrono un’opportunità di crescita per i bambini.

Un esempio? I laboratori e animazioni con lego di Fabio Comiotto, personalità di spicco della psicologia dello sviluppo, nonché fondatore del centro La Casa sull’Albero di Sasso Marconi (Bologna).

Qui di seguito approfondiamo il tema dei laboratori con i lego. Spiegheremo in cosa consistono, quali obiettivi permettono di raggiungere, i benefici che recano per i più piccoli.

In che cosa consiste il laboratorio con i lego

Ogni laboratorio con i lego è diverso in quanto organizzato in maniera specifica per adattarsi alle contingenze del momento, alle caratteristiche dei partecipanti, agli scopi che si intendono perseguire. Tuttavia, presentano alcuni elementi ricorrenti.

Tanto per cominciare, prevedono sempre una fase cooperativa. Fino a un certo punto, i bambini vengono lasciati liberi di giocare come meglio credono. Allo stesso tempo, devono raggiungere almeno un obiettivo insieme, agendo di concerto e in totale coordinazione.

Spesso, poi, devono attingere dal medesimo contenitore di lego, che quindi è condiviso con gli altri bambini.

Inoltre, ricevono obiettivi chiari da raggiungere, lasciando all’improvvisazione un margine rilevante ma non totale.

Le sessioni in laboratorio durano in genere un’ora e vengono analizzate in itinere dai responsabili. In primis per garantire la sicurezza dei bambini, in secondo luogo per registrare le evidenze più importanti.

Tale supervisione, però, viene effettuata con discrezione, in modo da non compromettere la naturalezza del comportamento e limitare l’espressione motoria/artistica/sociale dei bambini.

I benefici per i bambini del laboratorio con i lego

Sono numerosi i benefici che il laboratorio con i lego apporta per i bambini. Ecco una panoramica.

  • È divertente. I lego sono dei giocattoli senza tempo, che piacciono sempre e sempre piaceranno. La loro fama rimane tale di generazione in generazione e il motivo è solo uno: sono divertenti. Anzi, sono così divertenti da rientrare spesso negli hobby degli adulti, ovviamente nelle loro forme più complesse.
  • È sicuro. I lego sono anche sicuri, se utilizzati dai bambini che hanno superato la fase orale (e quindi non mettono più gli oggetti in bocca). Gli spigoli non sono taglienti, i pezzi sono leggeri e facilmente gestibili.
  • Accresce le abilità sociali. I laboratori, come abbiamo visto, vengono organizzati secondo un approccio cooperativo, che impone ai bambini di comunicare tra di loro e di coordinarsi per raggiungere un obiettivo. Ecco che si trasformano in uno strumento per lo sviluppo della socialità e delle skill comunicative.
  • Aumenta l’assertività. La cooperazione imposta dai laboratori è “libera”, ovvero è lasciata all’autogestione dei bambini. Durante le sessioni si assiste a una fase decisionale in cui si confrontano idee e piani. È lì che il bambino impara a dire la sua senza imporsi, a spiegare le sue ragioni senza forzare la mano.
  • Aumenta la capacità di pianificazione. I lego sono strumenti, dopotutto. Dunque, utilizzarli in vista del raggiungimento di un obiettivo impone un approccio pianificatorio. Insomma, il bambino deve immaginare varie strade e il modo più efficace per percorrerle.
  • Stimola la creatività e l’immaginazione. I laboratori lasciano comunque spazio all’improvvisazione dunque, come tutte le sessioni di gioco, stimolano la creatività e la fantasia.

Il laboratorio con i lego dal punto di vista dei genitori

Cosa possono fare i genitori per rendere l’esperienza con i laboratori ancora più efficace e memorabile?

È una domanda legittima, se si pensa che i genitori non vengono coinvolti direttamente nei laboratori.

Ebbene, il consiglio è di parlare dell’esperienza, chiedere al bambino di riportare quanto ha fatto e cosa ha provato nel mentre, mostrare interesse per la sua opera.

Così facendo, da un lato lo si farà sentire importante e ascoltato, e dall’altro lo si aiuterà a processare l’esperienza, a rielaborarla in senso critico.

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Redazione

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