La follia di Pamplona: feriti anche quest’anno
La corsa dei tori di Pamplona: una roulette russa che fa anche vittime
LA CORSA DEI TORI DI PAMPLONA
Dal 7 al 14 di luglio inclusi ogni anno alle 8 di mattina spaccate, sei tori e quattro buoi sono rilasciati per le strade del centro di Pamplona, 825 metri lungo Calle Santo Domingo, Plaza Consistorial, Calle Mercaderes, Calle Estafeta e finalmente la Plaza de Toros.
Aperto il recinto dove hanno passato la loro ultima notte, i tori cominciano a correre. E corrono più veloci di qualunque dei circa 3.000 umani che vogliono essere loro vicini, ognuno nella propria giornaliera overdose di adrenalina.
La corsa non è un gioco, e può costare da qualche frattura all’asportazione di un organo interno, alla vita. Chi decide di correre dovrebbe sapere cosa fa, e presentarsi in forma sia fisica che mentale. Data l’enorme (esagerata) quantità di partecipanti, è statisticamente improbabile rimanere vittime di un qualche incidente: la possibilità comunque esiste, è bene saperlo, e diversi sono i feriti per la corsa dei tori ogni anno.
FERITI ANCHE QUEST’ANNO
Numerose cadute e alcuni feriti, quattro quelli più gravi finiti all’ospedale di Navarra. Due contusioni per calpestio, una persona ad a un braccio e un’altra al cranio, altre due hanno avuto lesioni a arti e al torace.
Questo è il bollettino medico di quest’anno, nei primi due giorni di corsa.
Tra il 1922 e il 2009 ci sono state 15 vittime.