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La bufera di vento del febbraio 1686: quando caddero palazzi e la statua di San Lorenzo volò via

Fortissime raffiche di vento hanno messo a dura prova, lo scorso 5 febbraio, la città di Manfredonia. Saremmo tutti pronti a giurare che un episodio del genere non si sia mai verificato nella nostra città. E invece sì…

“Un tal tempestoso temporale nelle terre della nostra Montagna buttò al suolo molti edifizi, avvenendo l’istesso nella moderna Siponto”, scrisse lo storico Matteo Spinelli nel 1783, raccontando di un’incredibile tempesta di vento avvenuta appena un secolo prima, che presso la frazione Montagna e a Manfredonia (moderna Siponto) fu così forte da buttar giù addirittura gli edifici.

E non solo! L’eccezionale bufera fece addirittura volare (e sparire) una possente e maestosa statua equestre dedicata a San Lorenzo Maiorano. A quanto pare, infatti, nel Seicento ai piedi del Campanile, in pieno centro cittadino, vi era una gigantesca statua di San Lorenzo a cavallo (anche se alcuni storici ne indicano la presenza in cima al campanile).

L’imponente monumento era stato voluto dall’Arcivescovo Vincenzo Maria Orsini (divenuto poi papa con il nome di Benedetto XIII), che nel 1677 fece erigere il campanile di Manfredonia. E proprio lì accanto decise di rendere omaggio al decimo Arcivescovo di Manfredonia, nonché colui al quale è dovuta la nascita del culto di San Michele Arcangelo nel mondo, con un’enorme statua che lo ritraeva su un cavallo, proprio come nello stemma della città. In pratica, potremmo immaginare il monumento ormai scomparso come una copia (per grandezza e fattezze) del re Manfredi a cavallo eretto nel 2015 tra il castello e la spiaggia libera.

Secondo alcuni documenti storici, la statua equestre di San Lorenzo ebbe vita breve, addirittura meno di dieci anni. Pare, infatti, che fu distrutta nel 1686, appena nove anni dopo l’inaugurazione, dalla terribile tempesta che colpì Manfredonia. Secondo lo storico sipontino dei primi del Novecento, Luigi Pascale, un ciclone colpì la città proprio il 7 febbraio, giorno di San Lorenzo, con una violenza tale che la statua cadde e fu trasportata via come fosse di paglia.

Quel giorno vento, grandine e pioggia fecero in città tantissimi e gravi danni e poiché negli anni successivi si verificarono nel mese di febbraio altri eventi atmosferici catastrofici, per molto tempo la gente attese con ansia e paura il 7 febbraio, temendo nei giorni successivamente prima o dopo l’arrivo della ‘tempesta di San Lorenzo’.

Sfogliando la storia di Manfredonia si fanno spesso scoperte inedite e curiose. Chi lo avrebbe mai detto che la bufera che ci ha colto di sorpresa per i nostri avi fosse invece un evento ‘prevedibile’? E se nei giorni scorsi ci è sembrato assurdo veder cadere e capovolgersi enormi pini, pali della luce e tir, immaginate un po’ quando in quel lontano 7 febbraio 1686 i sipontini videro volare San Lorenzo…

Maria Teresa Valente

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Redazione

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