Incendio Oasi Lago Salso, La Marca: “Tutto fa parte di un disegno criminale”

Incendio Oasi Lago Salso, La Marca: “Tutto fa parte di un disegno criminale”
Di fronte a quanto è accaduto in questi giorni, la nostra città non deve arrendersi, non deve aver paura.
Informato dell’incendio, ho raggiunto, sin da subito, la Strada Privinciale 141, dopo aver contattato Prefettura, Regione Puglia, chiedendo il supporto di uomini e mezzi.
Il Sindaco è l’autorità comunale di protezione civile e ha il compito di coordinare gli interventi e le risorse comunali per tutelare la sicurezza dei cittadini e del territori.
L’incendio dell Oasi Lago Salso di venerdì avviene dopo tentativi di ragggiungere con le fiamme le ecoballe, a pochi passi da lì, che, finalmente, dopo il dissequestro, riusciremo a rimuovere.
Sul posto c’erano più di quaranta tra uomini e donne impegnati a fronteggiare quello che era diventanto un inferno, con Vigili del Fuoco, ARIF, Paser, Croce Rossa, Protezione civile, le forze dell”ordine per il controllo del traffico, la nostra polizia locale.
Abbiamo attivato il Coc (Centrale Operativa Comunale) e ci siamo da subito messi in contatto anche con la Centrale Operativa Regionale, per coordinarci negli interventi.
La mia, la nostra paura più grande, ad un certo punto, era quella che le fiamme potessero attraversare la strada provinciale SP141 e attaccare il villaggio di Sciale delle Rondinelle.
“Sindaco, predisponga un piano di evacuazione” era il Dos (il direttore operativo dello spegnimento), avvisandomi di un imminente pericolo, mezz’ora dopo scongiurato.
Siamo rimasti lì fino alle 03.30, a volte supportando gli operatori, bloccando e rimandando indietro auto sbucate dalle strade adiacenti provenienti dai campeggi.
il fuoco aveva lasciato la strada, ma stava divorando con le sue fiamme il cuore dell’ Oasi Lago Salso.
Al mattino, già dalle sei, ho chiesto rinforzi per il cambio delle pattuglie. Nel frattempo sono giunte squadre di vigili del Fuoco anche fuori Regione, mentre due canadair, già dalle ore 07.00, erano sul posto, cercando.di spegnere folocai sparsi in uno spazio completamente compromesso.
Da lì a poche ore, venivamo raggiunti dalla notizia di un altro incendio presso la Pineta di Siponto e poi presso le eco balle.
Non esiste il caso. Tutto fa parte di un disegno criminale la cui logica faccio fatica a decifrare se penso ai danni causati alla nostra flora e fauna, se penso al pericolo per tanti cittadini.
Quanto accaduto deve riportarci alle responsabilità, alla necessità di prendersi cura e amare di più il nostro territorio
Il territorio ha bisogno di uomini e donne e mezzi per il suo controllo.
Non possiamo accettare che in Italia abbiamo solo 18 canadair e nessuno in Puglia.
L’’Oasi Lago Salso non può e non deve morire qui. A chi ha pensato di piegarci con le fiamme, rispondiamo con il nostro impegno.
Alla devastazione, opporremo cura.
Al crimine, opporremo verità e giustizia.
Alla cenere, risponderemo con nuovi semi.
Manfredonia non arretra.
Manfredonia si rialza, insieme.
E difenderà la propria bellezza, anche sotto questo attacco criminale.
Domenico La Marca – Sindaco di Manfredonia