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In casa di Impagnatiello trovato veleno per topi. Giorni prima cercava: “effetti sugli esseri umani”

La giornata di ieri è stata decisiva per le indagini sulla morte di Giulia Tramontano, la ragazza uccisa al settimo mese di gravidanza dal suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello. Ieri, infatti, i carabinieri sono ritornati – dopo la confessione dell’uomo di mercoledì scorso – nel loro appartamento di via Novella 14/A a Senago. I carabinieri hanno trovato qualcosa che rafforza l’idea di un omicidio premeditato: una confezione di tossico per topi e, scavando nelle cronologie del web, alcune ricerche come “veleno per topi” e “effetti sugli esseri umani”. Questa ricerca rafforza quello che la pm Alessia Menegazzo e l’aggiunta Letizia Mannella avevano pensato fin dal primo minuto: quell’omicidio Alessandro l’aveva pensato già qualche giorno prima. Se il gip Minerva ha escluso nella sua prima ordinanza la premeditazione, gli inquirenti continuano a raccogliere materiale utile per provare che quell’omicidio sia stato programmato giorni prima. 

Nella casa del tragico omicidio ieri è stata ritrovata l’arma del delitto, ovvero un coltello da cucina riposto in un ceppo di legno, e un rotolo di pellicola per alimenti. Secondo gli inquirenti quella pellicola sarebbe stata usata nel tentativo di disfarsi del cadavere. In casa, poi, c’è anche una bottiglia di benzina (ancora chiusa). Nel box, come da confessione di Impagnatiello, sarebbero stati ritrovati alcuni segni del secondo tentativo di bruciare Giulia (dopo quello fallito nella vasca da bagno dell’abitazione). 

Parallelamente alle indagini in casa, ieri sono stati anche ritrovati alcuni oggetti personali di Giulia scomparsi da una settimana. Gli inquirenti hanno ritrovato il bancomat, la patente e la carta di credito di Giulia in un tombino dentro il parcheggio della fermata Comasina della metropolitana milanese. Il ritrovamento è stato indirizzato da Impagnatiello che aveva confessato di aver gettato lì anche il telefono. Del telefono, però, ancora nessuna traccia.

Nelle prossime ore sarà decisiva l’autopsia sul cadavere di Giulia, in programma venerdì 9 giugno, per comprendere meglio la dinamica dell’omicidio.

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