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“Immaturi”, ma questa volta non è un film! Alunni costretti a ripetere l’esame di maturità

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In provincia di Messina la 5^A è chiamata a ripetere l’esame di maturità. 

Non è il copione cinematografico del film di Paolo Genovesi e i protagonisti questa volta non sono Raoul Bova e Ambra Angiolini. 

La prova di maturità è una ricorrenza onirica, non solo di maturandi ma anche di molti adulti, che l’hanno sostenuta e superata. La maturità è il primo temibile ostacolo e nel bene o nel male le emozioni contrastanti di quel momento faranno sempre parte della nostra esistenza; come ogni grande prova porta con sé l’ansia di essere sottoposti a giudizio, l’eco di aspirazioni troppo grandi e la paura di fallire miseramente. Tutti almeno una volta abbiamo sognato di ripetere la maturità. L’incubo è diventato realtà per gli studenti del Liceo Linguistico “Galilei” di Spadafora (ME), costretti a ritornare tra i banchi di scuola per ripetere la prova orale, a seguito del ricorso di una loro compagna di classe.

L’episodio raccapricciante ha avuto origine lo scorso luglio, quando, dopo la pubblicazione dei risultati finali, una studentessa, supportata dai suoi genitori e assistita da un legale, ha deciso di presentare un esposto all’autorità scolastica provinciale relativo ai risultati della prova finale, dichiarando che nella chat di classe la docente di storia e filosofia, aveva anticipato gli argomenti oggetto della prova finale. 

Questa segnalazione ha scatenato l’ispezione dell’ufficio scolastico regionale, che ha rilevato delle irregolarità e di conseguenza invalidato gli esami orali. 

In Sicilia costretti a ripetere l’esame di maturità

Maturità t’avessi preso prima” canta Venditti nella canzone “Notte prima degli esami”, diventata l’inno dei maturandi, ma i ragazzi del liceo messinese la maturità l’hanno presa due volte! Per gli studenti del Galilei è stata una notte sicuramente meno poetica e ancora più tormentata quella che ha seguito il verdetto del Tar di Catania; questa volta non ci sono storie d’amore romantiche quanto impossibili, né “sogni di coppe e di campioni”, ma solo il disagio e l’amarezza che una tale disavventura porta con sé. Molti dei ragazzi coinvolti, infatti, avevano già intrapreso il percorso universitario, ma trovandosi da un giorno all’altro senza diploma hanno dovuto temporaneamente interromperlo e sottoporsi una seconda volta all’esame orale. 

Lo scorso 11 novembre sono stati ufficializzati gli esiti finali della Maturità bis e i voti sono rimasti invariati sia per la studentessa che ha presentato l’esposto, che per i suoi ex compagni di classe. 

Intanto proseguono le indagini sulla condotta della docente, che rischia 6 mesi di sospensione.

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Lucia Pia Caputo

Classe ‘98, pugliese di origini ma emiliana di adozione. Laureata in Lettere, specializzanda in Filologia, Letteratura e tradizione classica. Innamorata della paleografia Latina. Aspirante docente e food e content creator. Ho esperienze pregresse nel mondo dell’editoria. Nel tempo libero organizzo e modero eventi. Da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione. Scrivo per liberarmi del superfluo.

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