Attualità Manfredonia

Il richiamo della terra morta del Porto Industriale

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Il richiamo della terra morta del Porto Industriale

Manfredonia – Porto Industriale.OGGI è zona abbandonata, terriccio di malattia, portatrice di mali oscuri, lembi di scheletri rinsecchiti di diossina,teschi vaganti come rigide palle bianche, forate da due stemmi circolari e bui, dell’aria circoscritta post-tempo obbrobrioso, fatto di degradazione del rilievo più disastroso, luogo dell’abbandono, della civiltà oltraggiata dalla misera, vergogna delle lingue mozzate messe a tacere per non parlare.

Scandalosa area da bonificare, nastri d’argento ammassi di mortalità marina,del macabro raccoglitore confezionato. Lame di stagno di alluminio neanche più luccicanti a forma di metallo arrugginito da buche devastanti,mangiate dal vento,dalla pioggia e dal sole.

Mostro del Porto Industriale, grande campo di sterminio in giorni di pace: tutto questo è il richiamo della terra morta,che si rivolge al cielo si preannuncia al mare e scuote l’anima dei suoi tanti defunti che volevano un lavoro e volevano vivere entusiasti di essere presenti sulla loggia della piazza cittadina,magari seduti di faccia al mattino a bere un aperitivo e a respirare il sogno di ogni uomo libero. Quella civiltà ha creato esseri umani schiavi fatti di una mentalità insubordinata, slealtà nei confronti delle proprie famiglie della propria popolazione. Ma loro non hanno colpa, era la mano più alta dell’uomo dell’assoluto, padrone di tutti i mali, contraffatti come marche di mezzi loschi,con i loro capi lager,uccisori per eccellenza.Oggi liberi come bambini innocenti ,ma la gravosa sopraffazione effettuata su ogni individuo,resta come merce di scambio, macchiata dall’alta polvere di fumo che ingialliva perfino le nostre nuvole. Quelle che stasera hanno riportato indietro come fossero ombre dilaganti sulle nubi più filanti,una storia mai dimenticata.
A cura di Claudio Castriotta

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