Il Paradiso delle Signore, intervista a Valentina Ghelfi: ‘Greta ha un obiettivo chiaro’
Intervista a Valentina Ghelfi, in tv su Rai 1 nei panni di Greta in Il Paradiso delle Signore.

Valentina Ghelfi, a Il SiPontino, racconta un percorso intenso sul set de Il Paradiso delle Signore, dove la sua Greta continua a catturare l’attenzione del pubblico con determinazione, una corazza impenetrabile e un legame profondo con il fratello Ettore. Nell’intervista non solo parla delle prime crepe emotive che il personaggio lascerà intravedere e dell’amore per l’arte che la guida, ma apre anche uno sguardo sulla propria identità, di gran lunga distante da quella di Greta. Un contrasto che mette in luce la sua abilità attoriale. Ma Valentina è molto di più: una sensibilità che la porta dalla poesia alla scena teatrale, una creatività che si estende oltre il set. Tra anticipazioni sulla soap, ricordi familiari evocati dai look anni ’60 e desideri artistici che rivelano la donna dietro l’attrice, le sue parole restituiscono un mondo ricco di sfumature, tutte da scoprire.
Intervista a Valentina Ghelfi, alias Greta del Paradiso delle Signore
Valentina Ghelfi, che piacere ritrovarla qui su Il SiPontino! È ormai parte integrante della grande famiglia de Il Paradiso delle Signore, una delle soap più amate dal pubblico italiano. Com’è stato vivere questi mesi sul set, tra emozioni, routine e complicità con il cast?
Sono stati – e sono tutt’ora – mesi ricchi e intensi! Mi sono sentita da subito accolta con grande calore da tutte e tutti quanti, è vero quando dicono che si tratta di una grande famiglia. In un progetto del genere, che dura così tanto, si crea quella familiarità per cui ti senti a casa, ed è bello anche svegliarsi all’alba per arrivare sul set e incontrare i/le colleghi/e, troupe, sapere che collaborerai con persone così belle.
È stato molto emozionante per me iniziare, scoprire e vivere i ritmi di questo set. È una sfida, mi sta insegnando molto. Sono grata di poter vivere questa esperienza.
Greta ha catturato sin dal primo momento l’attenzione degli spettatori. Porta con sé un mistero che incuriosisce parecchio. Come la descriverebbe? E che rapporto la lega al fratello Ettore, una figura così importante nella sua storia?
Eh, Greta è una tosta. Determinata, forte. Decisa. Ha un obiettivo chiaro che la guida, la vedo come un ragno che tesse una tela precisa, che non può lasciarsi distrarre dalle emozioni, che tiene chiuse sotto chiave. Sotto alla strato glaciale nasconde un amore profondo per la famiglia, che è la cosa più importante per lei e che protegge come una leonessa. Ettore per lei è casa, l’unica persona di cui si fida, che la conosce e la vede anche nei suoi lati più fragili. È un personaggio che ha dovuto stringere i denti e andare avanti.
Senza svelarci troppo, possiamo aspettarci dei colpi di scena? Greta è pronta a sorprenderci nelle prossime puntate?
Diciamo che è pronta a fare tutto il necessario per ottenere quello che vuole.
Il periodo natalizio si avvicina e, come ogni anno, porta con sé un’atmosfera magica. Ci sarà anche per Greta un momento speciale, magari più intimo o ricco di emozioni?
Come dicevo, per Greta le emozioni sono un lusso che non può permettersi. Resta concentrata sull’obiettivo però cominceranno a intravedersi delle crepe nella sua armatura, questo sì…
Indossare abiti e acconciature degli anni ’60 dev’essere stato come fare un viaggio nel tempo. Com’è stato rivedersi sul piccolo schermo immersa in quell’epoca così elegante e diversa dalla nostra?
Ricordo che i primi giorni mi guardavo allo specchio e pensavo a mia nonna. Vedevo una somiglianza, lei nelle foto da giovane che ho sbirciato negli album di famiglia. Avere un look così diverso e lontano dal contemporaneo è bello, da attrice molto utile. Il tempo della preparazione è una transizione da me a Greta. E quando mi guardo allo specchio, vedermi diversa mi aiuta a cambiare sguardo. Rivedermi sullo schermo invece si porta sempre dietro l’attenzione critica: mi osservo per capire se delle scelte interpretative hanno funzionato, cosa posso migliorare come attrice, cosa tenere e cosa lasciare.
Ogni personaggio ha lati chiari e zone d’ombra. Quali pensa siano i punti forti di Greta e quali, invece, le sue fragilità più autentiche?
I punti di luce sono decisamente legati al suo lavoro, il luogo in cui esprime il suo talento, il suo estro. Il suo amore per l’arte e per la moda la portano a splendere, le permettono di incanalare le parti della sua anima che sono interdette al resto del mondo. Vedrete che l’arte è ciò che la ispira e la illumina, le sfide lavorative la motivano e la portano a dare il meglio di sé. Le fragilità, la sua vulnerabilità è sotto la scorza razionale, calcolatrice e fredda: una bambina ferita che vorrebbe solo sentirsi al sicuro.
Parliamo un po’ di lei. Oltre al lavoro sul set, sappiamo che è anche poetessa e una donna con una forte sensibilità femminista. Cosa la ispira nella vita e quali sono le passioni che la fanno sentire viva?
Bellissima questa domanda, grazie! Nella vita mi ispirano artiste multiformi che scrivono storie nuove, sperimentando linguaggi coraggiosi, autentici. Mi piacciono poetesse che usano parole semplici ed evocative. La crudezza di chi ha il coraggio di raccontare finalmente un femminile non patinato o edulcorato. Adoro Erica Jong, Chris Krauss, Patrizia Cavalli, Phoebe Waller-Bridge…
Mi fa sentire viva creare, in tutte le sue forme: scrivere, dipingere…adoro leggere. Poter dar voce al mio lato autoriale. Andare in scena con il mio duo, GhelfiDema, con cui uniamo poesia e musica elettronica.
Se la recitazione non fosse diventata la sua strada, cosa le sarebbe piaciuto fare? C’è un altro mestiere che la incuriosisce o un sogno che tiene ancora nel cassetto?
Sono molto felice della mia vita, con tutte le forme che prende il mio lavoro, dal set alla teatro, dalla scrittura all’insegnamento. Sento che posso esprimere ogni lato di me. Vorrei scrivere di più, sì. Ogni tanto ritirarmi da qualche parte e scrivere e meditare e basta. E ho anche una compilation di vite parallele su cui ogni tanto fantastico: avere una casetta a Polignano a Mare dove dipingere e fare ceramica oppure fare la fiorista…
E per chiudere con un tocco di fantasia: se potesse interpretare un personaggio maschile del nostro Paradiso, chi sceglierebbe e perché? C’è un ruolo che le piacerebbe esplorare, anche solo per gioco?
Adoro questa domanda! Mi è subito venuto in mente: Jhonny, così solare, libero, aperto al mondo, pieno di fiducia: insomma, l’opposto di Greta.