Il Manfredonia gioca da prima della classe contro il Casarano: pareggio per 2 a 2
Il Manfredonia gioca da prima della classe contro il Casarano: pareggio per 2 a 2
Un Manfredonia eroico e senza alcun “timore reverenziale”, sciorina al Miramare una prestazione di grande intensità, pareggiando, con qualche rimpianto, per 2 a 2 contro la corazzata Casarano.
Rimpianto, rinveniente da una riflessione preliminare, prima di addentrarsi nella disamina della gara: l’espulsione di Montinaro, al 30′ del primo tempo. Resta da chiedersi ma resterà un dubbio amletico, semmai la contesa fosse continuata alla pari, quale avrebbe potuto essere il risultato finale.
È impresa ardua giocare in dieci uomini contro la prima della classe, appunto, il Casarano per 67 minuti, passare in vantaggio nella ripresa e subire il pareggio, su calcio di punizione di Loiodice solo al 43′ della ripresa, sul quale resta un dubbio da dirimere solo con il Var di un probabile millimetrico fuorigioco di disturbo della visuale di Antonino.
Chi l’avrebbe detto che in una situazione emergenziale, quindi, con De Luca, quinto di centrocampo, spostato da sinistra a destra con piede invertito e con il funambolo Calemme, con gli stessi compiti a destra, il Manfredonia abbia messo in seria difficoltà il Casarano.
Innegabilmente, un capolavoro tattico di Mr Cinque, ripagato dal primo goal di De Luca, elemento di spinta che, purtroppo, è sempre mancato al Manfredonia.
Ma quello che era mancata, sino alla gara con l’Ischia, era quella determinazione, concentrazione ed intensità, che oggi ha visto, considerando l’avversario, la loro massima espressione. Linea difensiva a tre sontuosa con Spina, Forte e Castaldi, Montinaro (fino alla espulsione), Coppola e Porzio di gran classe, con Carbonaro autore del primo goal al 18′ e Scaringella autore dell’assist al compagno di reparto, a tenere costantemente in apprensione, anche in 10, la retroguardia ospite.
A proposito di Scaringella, vox populi, lo vedrebbe tra coloro destinato a lasciare il Manfredonia Calcio.
Un indizio che confermerebbe l’ipotesi, potrebbe essere rappresentato dal suo saluto, cristallizzato nelle riprese video, dapprima alla tifoseria della Gradinata Est e poi a quelli della tribuna prima di uscire dal campo per essere sostituito da Bubas.
Chissà se la Vox populi troverà conferma fattuale ma si dice che: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
Oggi Scaringella e tutti quelli scesi in campo, sono stati testimonianza fattuale di questo inciso, quindi, di essere un gruppo di calciatori con qualità tecniche, tatticamente schierati bene in campo ed ottimamente mentalizzati.
Finalmente la squadra, pur curando nei dettagli la fase difensiva con grande concentrazione non ha mai rinunciato ad attaccare la profondità, nonostante in 10 uomini e questo amplifica ulteriormente la portata del risultato raggiunto.
Si parta da quanto di buono visto oggi, si apportino gli aggiustamenti necessari, con riflessioni pacate e se questa determinazione continuerà ad essere confermata la salvezza è un traguardo assolutamente alla portata del Manfredonia Calcio.
Antonio Castriotta