Poesie

Il grande coraggio contro ogni male per Santa Rita

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Sentivo il ticchettio del tin delle grondaie
che gocciolavano, ormai scaldate dal sole in salita,
sentivo gli uccellini sulla ringhiera del balcone di casa
e provavo una gran tenerezza. 
Maggio stava in preghiera
ma io lo sentivo come una volta, 
Santa Rita – aveva una stigmate in fronte
mentre sanguinava in cortile –
a coltivare le rose 
fatte fiorire dall’impossibile,
perché secche e bruciate –
la sua vita fu difficile;
ma portava nel cuore 
una calma e profumata di dulia, 
le vene della città battevano
di fronte alla calunnia superba e ostile…
che, di vita ne faceva una mala iniquità
per l’anima fiorita, 
che aveva bisogno di guardare
oltre la presenza di una dignità d’esistenza –
che ci dava il cielo con le sue nuvole,
oltre al vento che spazzava via l’anima dell’umana miseria – 
il sale della terra si bagnava di mare. 

Foto delle rose e del testo:
Di Claudio Castriotta 

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