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“Il genocidio a Gaza è anche il fallimento dell’educazione globale”

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“Il genocidio a Gaza è anche il fallimento dell’educazione globale”

COMUNICATO STAMPA APEI PUGLIA

di Stefania Coti, Presidente Regionale Puglia – Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani (APEI)

Educare alla Pace è un Dovere: Il Silenzio sul Genocidio a Gaza è il Tradimento dell’Umanità

Non possiamo essere educatori se accettiamo che la guerra diventi normalità.

Non possiamo essere umani se restiamo in silenzio.

Queste parole sono un imperativo etico, professionale e umano.

Noi Pedagogisti ed Educatori professionali socio-pedagogici non possiamo tacere su ciò che accade nel mondo. Il nostro è un ruolo attivo che richiede responsabilità, coraggio e visione. Oggi più che mai.

Quanto sta accadendo a Gaza non è soltanto una crisi umanitaria: è un genocidio. E come tale deve essere riconosciuto, denunciato e fermato.

In qualità di pedagogista e presidente regionale dell’Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani per la Puglia, non posso tacere mentre si consuma un genocidio sotto gli occhi del mondo intero. Mentre migliaia di bambini, anziani, persone con disabilità, intere famiglie e animali innocenti, vengono cancellati da una quotidianità fatta di vita, speranze e dignità.

Questa crisi è il fallimento della coscienza collettiva e dell’educazione globale, che dovrebbe essere il primo baluardo contro la barbarie.

Maria Montessori, una delle figure più luminose della pedagogia italiana e mondiale, scriveva:

“Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace”. 

Il genocidio a Gaza è anche il fallimento dell’educazione globale. È il segno che non abbiamo ancora costruito un mondo capace di proteggere i più vulnerabili. 

Le parole “mai più”, pronunciate troppe volte nella storia, restano vuote se non sono accompagnate da una pratica pedagogica e politica coerente

Come APEI Puglia, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo palestinese e invitiamo il mondo educativo e politico, a non restare in silenzio. A farsi carico di questa responsabilità storica.

Chiediamo che la pedagogia si faccia strumento di resistenza etica.

Chiediamo che si educhino le nuove generazioni alla PACE, alla giustizia, ai diritti umani, al valore della vita. 

Chi educa alla pace, oggi, è chiamato a prendere posizione, non a favore di una fazione, ma a favore della vita. E la vita delle persone di Gaza vale quanto quella di ogni altra persona nel mondo.

Oggi più che mai, educare è un atto politico, oltre che privato. Non neutro. Non indifferente.

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