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Il Gal Daunofantino annuncia l’ingresso di Barletta

 

E’ tempo di nuovi propositi e prospettive per il Gal Daunofantino che, dopo la chiusura dell’anno passato ed in vista del nuovo Piano di Sviluppo Rurale relativo alla programmazione dei Fondi FEASR 2014-2020, stila un resoconto di quelli che sono stati i risultati ottenuti nel periodo 2007-2013 e gli obiettivi per i prossimi anni.

Il risultato del bilancio tuttavia è solo il tassello economico di un impegno sul territorio che ha completato il suo ennesimo anno di attività nell’impegnativo ruolo di attuatore del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia e che, giunto a conclusione, si presta ad un’analisi più ampia sugli obiettivi raggiunti.

 

Il Bilancio

Un prospetto assolutamente positivo. Con l’attività espletata in questi anni mediante sei Misure, tra beneficiari privati (311, 312, 313, 321) e regia diretta (331, 313, 421), il Gal Daunofantino ha impegnato l’88% delle risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia per quest’ultima programmazione: circa 7 milioni di euro, con una capacità di generare investimenti per quasi il doppio.

Tutto ciò grazie a bandi indetti attraverso le specifiche Misure e progetti a regia diretti avviati, che compongono il quadro di iniziative intraprese sul territorio Daunofantino.

Partendo dalla Misura 311 azione 1, ben otto agriturismi sono stati messi in piedi o ristrutturati tra Manfredonia (sei) e Trinitapoli per un contributo di €850.000. Grazie alla stessa Misura (Azione 2 e 3), sono attive sul territorio Daunofantino due masserie didattiche ed una fattoria sociale, oltre ad un laboratorio di trasformazione agricolo di erbe officinali nato a Trinitapoli (Azione 4) ed un impianto di produzione di energia alternativa a Manfredonia (Azione 5) con una partecipazione di €85.000.

Interessanti i dati relativi alla Misura 312, che ha visto 22 progetti finanziati (per €430.000) in merito al potenziamento o creazione di nuove imprese nell’ambito dell’artigianato, del commercio, dei servizi dedicati alle fasce deboli e dei servizi per il tempo libero.

Spazio anche ai servizi turistici, con la Misura 313 dedicata appunto all’incentivazione per le attività turistiche. Questi alcuni numeri: 2 azioni (4 e 5) che hanno generato una spesa totale di €1.200.000 per €600.000 di contribuzione, 14 tra affittacamere, case vacanza, residence e progetti realizzati per la produzione e commercializzazione di prodotti legati al turismo.

Mediante azioni a regia diretta, il GAL Daunofantino è artefice del Centro di Informazione ed Accoglienza Turistica di Manfredonia che rappresenta un fiore all’occhiello per il sistema turistico locale, oltre ai 4 Info-point Turistici nei comuni di Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Zapponeta. Ma l’Attività del Gal Daunofantino si è proiettata ben oltre i confini territoriali con l’organizzazione di VISIT TOUR (Misura 331 Azione 2) in altre realtà italiane all’avanguardia al fine di avere scambio di conoscenze (destinati ad operatori del territorio) e attraverso i quattro progetti di Cooperazione (LEADERMED, EUROPEAN CONTRY INN, CORTO CIRCUITO DEI CONTADINI, PUGLIESI NEL MONDO).

 

“Facendo un bilancio pluriennuale sulla nostra attività, emerge chiaramente l’impegno profuso dal Gal Daunofantino – commenta il presidente Michele D’Errico. Avere impegnato l’88% dei fondi a disposizione è un risultato importante, perché non dimentichiamo che la nostra mission è la valorizzazione e la crescita del territorio daunofantino, in particolare delle sue aree rurali, avendo anche stimolato l’intervento di altri enti locali e privati attraverso compartecipazioni finanziarie nei progetti realizzati. Vorrei inoltre sottolineare che l’ultimo anno è stato molto impegnativo – prosegue il capo del CDA – ma con soddisfazione siamo riusciti ad avviare importanti progetti e per chiudere in bellezza siamo lieti di annunciare un importante ingresso nella compagine Gal”

 

PSR 2014-2020 – nuovi scenari

 

Il Gal Daunofantino, così come il resto dei Gal pugliesi, sono in questi giorni in attesa del nuovo PSR, da poco approvato, che metterà a disposizione del territorio regionale 148 milioni di euro per la tutela, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all’agricoltura, l’efficienza nell’uso delle risorse e clima, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali.

Una novità però, come preannunciato, affiora all’orizzonte: l’adesione del Comune di Barletta al GAL DaunOfantino.

Un atto che apre indiscutibilmente nuovi e significativi scenari oltre ad una notevole opportunità per la città stessa per affermare il ruolo di collegamento che i produttori agricoli svolgono tra le due sponde del fiume Ofanto, guardando alle innovazioni delle attività ambientali che si spingono fino allo sbocco a mare.

L’adesione da parte del Comune di Barletta al Gal Daunofantino rappresenta dunque un percorso naturale, per gli aspetti economici, naturalistici e archeologici che la contraddistinguono.

Da Manfredonia, che prende il nome dal suo fondatore Re Manfredi, a Barletta che ha uno dei Castelli residenza di Federico il figlio di Manfredi, l’area della Valle dell’Ofanto condivide l’ambizione di rendere l’area attrattiva per le sue caratteristiche naturalistiche, turistiche e per la sua agricoltura.

Un territorio che in questi anni, già con le attività svolte dal Gal Daunofantino, ha visto valorizzate le risorse economiche ed umane e che con l’adesione del Comune di Barletta completerà di sicuro una politica sistemica ed integrata; di contro per Barletta l’adesione al Gal garantirà di partecipare ad un processo si sviluppo locale che l’ha vista assente nel ventennio trascorso e favorirà il trasferimento delle best practies già realizzate dai territori limitrofi.

Soddisfazione e compiacimento si evincono dalle parole del Presidente del Gal Daunofantino Michele D’errico che ha sottolineato come Barletta rappresenti un nuovo importante tassello dell’affascinante mosaico che è il territorio Daunofantino: “Perché questa comunità, che dispone di uno straordinario patrimonio archeologico, storico e culturale, ha una anima sia rurale, sia marinara. L’ingresso di Barletta – prosegue – nel GAL Daunofantino, aumenta la nostra presenza sullo splendido litorale adriatico, permettendo di ampliare e variegare ulteriormente l’offerta in termini turistici, di promozione e sviluppo del territorio”.

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Redazione

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