Gli anarchici vogliono vendicare Cospito. Minacce a un manager: “Lo colpiremo davanti alla famiglia”

L’allerta – attorno al caso di Alfredo Cospito – ritorna ad essere molto alta. Dopo un momento di tregua, gli anarchici continuano a far preoccupare con nuove minacce e avvertimenti. Questa volta nel mirino delle organizzazioni informali degli anarchici c’è la volontà di “colpire gli uomini, con ogni mezzo disponibile, per far morire le strutture”. 

L’uomo da colpire è un manager dell’azienda Iveco Defence Vehicles: 850 dipendente con base a Bolzano. L’allerta è massima, ma il ministro dell’interno Matteo Piantedosi non vuole che si crei nu allarme sociale. “Sono modalità che conosciamo: nessuna sottovalutazione, ma non bisogna nemmeno far preoccupare la gente”.

L’allerta, però, è massima. L’azienda è blindata e ai lavoratori è stato ordinato di non indossare simboli visibili che possano ricondurli alla fabbrica. “Preoccupati? Un po’ sì, queste storie sai come iniziano ma non sai come finiscono. Da qualche giorno ci hanno detto di togliere il badge da lavoro quando siamo all’esterno della fabbrica”, commenta un operaio. 

Il manager minacciato di morte è già sotto protezione. Secondo Repubblica il suo nome è un nome pesante nel settore, ma non così visibile come altri manager. L’attacco degli anarchici, dunque, potrebbe essere studiato e mirato nei minimi particolari. Nella lettera di minaccia si legge: “La Fai non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco ala libertà del movimento anarchico colpirà gli uomini per far morire le strutture”. 

Poi l’attacco al manager. “È l’anima nera delle operazioni di mercato al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina. Indossa mille maschere ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli. Verrà colpito a morte davanti alla famiglia”. Per gli anarchici il manager “è il soggetto ideale per la vendetta di Alfredo e di tutti i compagni in carcere. Può essere colpito in qualsiasi momento. Conosciamo le sue abitudini, i suoi interessi. Non avrà mai pace, ovunque andrà troverà un compagno anarchico pronto a vendicare il carcere di Alfredo e dei compagni”.