Emergenza abitativa Foggia: i sindacati chiedono incontro al prefetto

CGIL, CISL, UIL, SUNIA, SICET, UNIAT FOGGIA recepiscono e fanno propria la forte preoccupazione per la situazione abitativa del Paese, caratterizzata dai pesanti riflessi della emergenza sanitaria, dalla ripresa generalizzata delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole (che si stimano dai 130 mila ai 150 mila), dalle decine di migliaia di esecuzioni immobiliari sulla prima casa, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione, già proibitivi, dei rincari dal 60 al 100 % delle utenze domestiche e sugli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico, oltre al dato di ripresa dell’inflazione stimato dal 4 al 6 %.
Anche i dati rilevati dall’Istat sull’aumento della povertà assoluta nel 2020, con 866mila famiglie povere che vivono in affitto e che corrispondono al 43% del totale delle famiglie in povertà assoluta, confermano la gravità dell’emergenza abitativa nel nostro Paese.
Una condizione di acuta sofferenza sociale anche dovuta all’assenza di strumenti e risorse da parte dei Comuni per far fronte all’emergenza, con misure di accompagnamento sociale che consentano il passaggio da casa a casa.
I provvedimenti adottati non danno la necessaria centralità all’obiettivo di uno strutturale piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica e sociale per avviare e consolidare una politica abitativa di lungo respiro, volta ad aumentare l’offerta di alloggi pubblici e a canoni sostenibili per le precarie condizioni reddituali delle famiglie che non trovano soddisfacimento dall’attuale mercato, compreso quanto proposto in ambito di Housing sociale.
Inoltre, nella legge di Bilancio 2022, che ha deluso tutte le aspettative in materia di misure di politica abitativa urgenti e indifferibili, manca un’indicazione specifica sul rifinanziamento del fondo di sostegno all’affitto e del fondo per la morosità incolpevole.
Così come non è stata presa in considerazione la richiesta avanzata dalle Organizzazioni di un provvedimento adeguatamente finanziato per consentire una graduazione razionalmente organizzata su scala nazionale dell’esecuzione degli sfratti, eventualità che peraltro è stata invece puntualmente considerata dalla Corte Costituzionale nella sentenza 213/2021 secondo cui “resta ferma in capo al legislatore, ove l’evolversi dell’emergenza epidemiologica lo richieda, la possibilità di adottare altre misure più idonee“ della sospensione generalizzata delle esecuzioni “per realizzare un diverso bilanciamento, ragionevole e proporzionato” dei contrapposti interessi dei proprietari e degli inquilini.
Le richieste sono e saranno oggetto di un percorso di mobilitazione che si concluderà con un presidio nazionale davanti la sede del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, oggi dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Tutto ciò considerato, a supporto della manifestazione nazionale, CGIL, CISL, UIL, SUNIA, SICET, UNIAT FOGGIA chiedono un incontro urgente al Prefetto di Foggia inerente le specificità e le criticità del comparto nel capoluogo e in tutta la Capitanata.