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Ecco il toto-ministri del governo Meloni. Serietà (e sobrietà) per rassicurare l’Europa

Giorgia Meloni, sin da subito, si è messa al lavoro per portare a casa – nel più breve tempo possibile – una squadra di Governo capace e resistente. Non ha avuto tempo per i festeggiamenti, ma già da lunedì Meloni ha cominciato a ragionare su una squadra di governo che deve avere alcune caratteristiche principali. Lo schema della leader di Fratelli d’Italia per la composizione del nuovo governo deve rispettare una decisione precisa. L’economia, per Meloni, andrà a un tecnico. 

Gli altri quattro ministeri importanti – ovvero quello dell’interno, esteri, difesi e giustizia – saranno divisi in base ai risultati delle elezioni. Uno, ovviamente, andrà alla Lega. Meloni non vorrebbe dare il Ministero a Matteo Salvini perché troppo vicino alle posizioni di Putin, ma il leader della Lega è pronto a fare battaglia per realizzare il suo sogno di ritornare al Viminale. Un altro ministero andrà a Forza Italia e ben due ministeri andranno a Fratelli d’Italia. Gli alleati di governo, ovvero Lega e Forza Italia, potrebbero ambire anche alla presidenza della Camera e a quella del Senato. Antonio Tajani,fedelissimo di Berlusconi, potrebbe andare alla presidenza della Camera, mentre Roberto Calderolipotrebbe ricoprire il ruolo dell’ex presidente Maria Elisabetta Casellati. 

Forza Italia, però, punta alla Farnesina. Ma se Tajani non dovesse fare il ministero degli esteri, i nomi che circolano fra i palazzi romani è quello di Elisabetta Belloni con Giulio Terzi di Sant’Agata come suo vice. Al MEF potrebbe restare lo stesso ministro draghiano Daniele Franco, un modo anche per rassicurare il sistema internazionale che sul governo meloni ha molti punti di domanda e di perplessità. Altre idee su questo ministero è quella di Fabio Panetta, ora nel board della BCE. Al Mise, invece, c’è l’idea di lasciare Giancarlo Giorgetti, ma l’ipotesi non piace proprio alla Lega di Salvini. Giorgetti, per sbloccare il tutto, avrebbe dichiarato di poter lasciare il suo posto. 

Nella lista di governo potrebbero rientrare due donne importanti di Forza Italia: la fedelissima berlusconiana Licia Ronzulli e l’ex capogruppo forzista al Senato Annamaria Bernini. 

Altri nomi che completerebbero la squadra sono quelli di Giulia Bongiorno, candidata alla pubblica amministrazione se perdesse il duello con l’ex magistrato Carlo Nordio candidato al ministero della giustizia. Marcello Pera andrebbe alle riforme, Maurizio Lupi ai rapporti con il parlamento, Letizia Moratti alla sanità, Raffaele Fitto agli affari europei, Fabio Rampelli ai beni culturali o all’ambiente. Ignazio La Russa e Fazzolari sono in corsa per il posto di sottosegretario alla presidenza del consiglio. Luca Ricolfi, professore e saggista, uno dei tecnici molto amati dalla Meloni, potrebbe prendere ministero del welfare. 

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