“È stato bellissimo vedere gli occhi dell’amore con cui i nostri sette figli maggiori hanno guardato il nuovo arrivato”
“È stato bellissimo vedere gli occhi dell’amore con cui i nostri sette figli maggiori hanno guardato il nuovo arrivato”
Il 14 agosto è nato Jeremy, ottavo figlio di Veruska e Stefano
«Abbiamo tanti figli e una casa piena di amore e gratitudine» sono queste le prime parole di mamma Veruska, che, il 14 agosto alle 23:03, ha dato alla luce il suo ottavo figlio, Jeremy.
La maggiore si chiama Kimberly (24 anni), seguita da Samuele (17), Mattia (14), Abigail (13), Davide (10), Grace (8) e Ebony (3): una famiglia fatta di tanti capelli e sorrisi splendidi.
«Ogni parto per me è stato speciale – racconta Veruska – ma questo lo è stato ancor più perché ho avuto la possibilità di partorire naturalmente dopo un precedente cesareo. Nel 2021, infatti, Ebony aveva fretta di nascere e a 34 settimane mi fu praticato un taglio cesareo d’urgenza in Casa Sollievo della Sofferenza. In quell’occasione conoscemmo l’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia di San Giovanni Rotondo, e ci colpì l’umanità e professionalità dei suoi operatori e così quando a gennaio scoprimmo che la nostra famiglia si sarebbe allargata decidemmo di in questo cammino in Casa Sollievo della Sofferenza».
«Non fu una gravidanza semplice – confessano Veruska e suo marito Stefano – ma ringraziando Dio il nostro bambino è nato sano ed è stato bellissimo vedere gli occhi dell’amore con cui i nostri sette figli maggiori hanno guardato il nuovo arrivato».
Dieci giorni fa le dimissioni e il ritorno a casa, a San Severo, dove ha avuto finalmente inizio la loro nuova avventura in dieci.
«Ad oggi non riusciamo proprio ad immaginarci a vivere senza la nostra famiglia numerosa e chiassosa – continuano – Fa parte della nostra natura. Certo con l’arrivo di Jeremy abbiamo avuto dei momenti di timore perché ci siamo sentiti sopraffatti da tante cose, ma i nostri figli sono una fonte di benedizione e di gioia e non ci fanno mai mancare il loro sostegno e il loro aiuto. Una cosa che fin dal primo momento abbiamo insegnato loro è stata proprio essere sempre di supporto in casa e verso gli altri».
«Desideriamo di vero cuore ringraziare il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Casa Sollievo della Sofferenza e il Punto Nascita. Abbiamo incontrato nel nostro percorso professionisti altamente qualificati che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro attenzione. Un ringraziamento particolare – concludono i due genitori – va alla nostra famiglia e ai nostri figli pieni di amore, sorrisi e sensibilità».
Cos’è un VBAC, il parto vaginale dopo un taglio cesareo
La sigla VBAC sta per Vaginal Birth After Caesarean e descrive il parto vaginale dopo un taglio cesareo.
I vantaggi di un parto vaginale dopo un taglio cesareo sono numerosi: oltre a non essere sottoposta a una nuova procedura chirurgia – che può portare a vari rischi anche anestesiologici ed emorragici -, la neo mamma potrà avere una ripresa più rapida non dovendo sottostare alle conseguenze dell’intervento.
Non tutte le gestanti possono affrontare un VBAC, per questo motivo vengono strettamente selezionate, ritenute idonee dal proprio ginecologo e dalla struttura ospedaliera nel corso della gravidanza e monitorate costantemente durante la fase di travaglio spontaneo, in questa circostanza definito “di prova” (TOLAC – trial of labor after cesarean).
Perché un VBAC venga svolto minimizzando i rischi per mamma e nascituro è importante avere a disposizione tutte le risorse per affrontare eventuali emergenze – delle quali la paziente deve essere informata -:pertanto è importante che nella stessa struttura ospedaliera oltre ad essere presente l’unità di Ginecologia e Ostetricia ci sia anche la Neonatologia con relativa Terapia Intensiva Neonatale, la Terapia Intensiva per l’adulto, la Banca del sangue e la Radiologia Interventistica, come in Casa Sollievo della Sofferenza.