Domenico La Marca: “I giovani sono il nostro capitale del presente. Saranno coinvolti nella mia amministrazione”
Domenico La Marca: “I giovani sono il nostro capitale del presente. Saranno coinvolti nella mia amministrazione”
Questo pomeriggio, in un confronto dinamico come il “World café”, ho incontrato un gruppo di giovanissimi e giovanissime della nostra città.
Non un aperitivo o un caffè per svago o testimonianza, ma un incontro che ha prodotto, grazie ad alcune tecniche di animazione, un dialogo acceso e interessante scaturito proprio dalle riflessioni dei più giovani di Manfredonia.
Molti di loro, quasi tutti, hanno chiesto più partecipazione, più spazi per la socialità, più coinvolgimento nelle decisioni che l’amministrazione prenderà.
Il futuro, mi ha confessato uno di loro, è avere la possibilità di scegliere se partire, restare qui o ritornare. Il nostro compito è quello di valorizzare questo capitale umano, cercando di trattenerlo per formarlo e valorizzarlo al meglio.
La nostra città non può crescere senza il supporto e il talento dei giovani. E i giovani, che mi hanno confessato che soffrono molto una solitudine comunitaria, devono sentire la vicinanza e il sostegno della politica e dell’intera città. Il confronto generazionale, credo fermamente, sarà un cambiamento nel metodo della prossima amministrazione.
Con noi, oggi, c’era Alice Amatore, giovanissima assessora alla cultura e alle politiche giovanili di Foggia. La sua energia, che in questi primi mesi di governo sta contagiando tutta la giunta foggiana, deve essere d’esempio anche per la nostra città.
Nella mia giunta, e fra i miei collaboratori, ci saranno sicuramente molti giovani: professionisti e talenti che hanno scelto di rimanere qui per costruire assieme a tutti noi una città più giusta e vivibile. Il mio impegno, se sarò sindaco, sarà quello di continuare questo confronto con loro. I giovani sono i testimoni del presente e noi siamo chiamati a coinvolgerli. Dare spazio a loro significa guardare oltre e immaginare, con i loro occhi accesi, la Manfredonia che verrà.