Storia

“Disse qualcuno: ognuno si guardi la propria pelle”

Manfredonia/ Macchia – Zona di pascolo, di pace prima degli anni ’70 … oggi ancora tra quella terra incontaminata, pecore tosate a mangiare, quell’erba asettica arida colorata  e  smorta. In quel posto odora di lutto , di panni stesi ai campi grigi del contadino … che coltiva gli ettari inquinati … dell’ecologico colpito dal male feroce, antibiotico nocivo al chimico.

A due passi dalle rocce delle scogliere… del paradiso qual’era prima quella terra, di mare e di natura pura.

Cosa non riesce a far l’essere umano ,a sconvolgere la grazia regalata dal cielo…bisognava fare attenzione , al pensiero minimo della ragione, per non distruggere il bene dell’esistenza – ma la cattiveria è tanta , passa sopra ogni cosa, non guarda in faccia a nessun anima ,calpesta ogni testa e ogni cuore sotto la scarpa – dell’essere ignobile e crudele, che sparge ferite vive , senza distinguere niente – tanto la vita non è mia, ma solo tua… ognuno si guardi la propria pelle… tanto nessuno pagherà mai le morti negli abissi – dei diavoli nascoste nelle profondità marine.

di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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