Da Mattarella consultazioni con le opposizioni. “Domani al Colle parla solo la Meloni”

Le consultazioni al Quirinale sono cominciate oggi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato i presidenti della Camera e del Senato e nella prima parte della giornata i partiti minori del Parlamento. L’attenzione, però, è tutta puntata su domani mattina quando alle 10.30 salirà al Colle la coalizione di centro-destra con i rappresentanti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e i centristi. Parlerà, come anticipato questo pomeriggio, solamente Giorgia Meloni, la leader del partito che è uscito vincente dalle politiche del 25 settembre.
Questo pomeriggio, però, Mattarella ha incontrato i leader e le delegazioni di quattro importanti poli dell’opposizione: quella di Sinistra Italiana-Verdi, quella di Azione-Italia Viva, quella del MoVimento 5 Stelle e quella del Partito Democratico.
Per Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, la destra aggrava le condizioni del Paese. “Abbiamo ribadito il nostro impegno per la pace. Pur nella nettezza di un giudizio che da parte nostra non è mai venuto meno, su chi aggredisce e su chi è aggredito, la scelta della pace è per noi l’unica cosa che può far uscire il mondo dal rischio di una degenerazione del conflitto. C’è profonda preoccupazione per la crisi sociale drammatica che attraversa il Paese. Occorrono proposte immediate, ma la destra italiana su tutti questi temi ha proposte che rischiano di aggravare le condizioni del Paese”.
Carlo Calenda, in rappresentanza della federazione di Italia Viva e Azione, ha ribadito che la loro forza farà l’opposizione e non aiuterà (con sostegni più o meno espliciti) la maggioranza. “Azione e Italia Viva saranno all’opposizione di questo governo, senza sconti. Un’opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete. Oggi c’è una maggioranza che ha vinto e deve governare, da noi non arriverà il sostegno alla fiducia al governo, ma arriverà il nostro sì se ad esempio si farà il rigassificatore di Piombino”.
Giuseppe Conte, poi, ha riacceso le polemiche sulle dichiarazioni di Berlusconi e sulla collocazione europea del governo. “Abbiamo espresso al presidente Mattarella sconcerto per i contrasti tra le forze di centrodestra che si accingono a formare un governo. Siamo al di là di una dialettica accesa con uno scontro che immagino si comporrà con la formazione del nuovo esecutivo. Devono essere consapevoli che il Paese non può attendere ed attardarsi su scontri e conflitti. Bisogna metterli da parte e rispondere alle attese dei cittadini”.
A concludere la prima giornata di consultazioni è stato il Partito Democratico, la prima forza di opposizione del Paese. “Il centrodestra ha tutto il diritto di governare, è maggioranza in parlamento ma non nel Paese. Noi faremo convintamente una ferma e rigorosa opposizione. Non accetteremo arretramenti su lavoro, diritti e ambiente. È importante, poi, che il prossimo governo dica parole chiave su sanità pubblica e campagna di vaccinazione e che sia in continuità nelle alleanze europee e atlantiche”, ha dichiarato Enrico Letta, segretario dem, a conclusione della prima giornata di consultazioni.