Consiglio regionale: approvati i primi cinquanta articoli delle disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023
Il Consiglio regionale ha approvato i primi cinquanta articoli del testo relativo alle disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023 -2025 della Regione Puglia, che non sono stati interessati da emendamenti.
Prosegue l’esame degli articoli rimanenti, che non sono oggetto di proposte emendative.
.Di seguito il contenuto delle misure approvate
L’esigibilità del finanziamento di 80 milioni di euro, stipulato con la Banca europea investimenti
(BEI) in data 13 marzo 2020 nella forma flessibile di contratto quadro di prestito a erogazioni multiple, è reimputata per l’intero importo a valere sull’esercizio finanziario 2023.
Al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel territorio regionale e provvedere all’attuazione degli interventi di efficientamento del presidio territoriale e di ampliamento e rafforzamento del sistema di vigilanza e controllo previsti nella Strategia Regionale di prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno, è assegnata una dotazione finanziaria, per l’esercizio finanziario 2023 di 500 mila euro. La medesima dotazione finanziaria è assegnata, per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Al fine di sostenere finanziariamente gli enti locali o soggetti attuatori pubblici nell’elaborazione di studi di fattibilità tecnica economica di interventi prioritari in materia di bonifica siti di contaminati, nel bilancio regionale autonomo, è assegnata, quale contributo straordinario, una dotazione finanziaria per l’esercizio finanziario 2023, di 1 milione di euro. La stessa dotazione finanziaria è assegnata, per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Alle Province e alla Città Metropolitana non sono più attribuite le funzioni di rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di depurazione di cui al Regolamento Regionale n. 13/2017 e sono state sottratte anche le competenze in materia di vigilanza ambientale, oggi assegnate alla Sezione Regionale di Vigilanza.
E’ assegnata una dotazione finanziaria, per l’esercizio finanziario 2023 di euro 35 mila come compensazione alle imprese di trasporto ferroviario per attuazione della tariffazione integrata.
Per l’attuazione dei percorsi di supporto psicologico in favore dei caregiver familiari è assegnata una dotazione finanziaria per l’esercizio finanziario 2023 di euro 500 mila. La medesima dotazione finanziaria è assegnata per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Per favorire la dotazione ai non vedenti di un cane guida è concesso, per l’anno 2023 e per gli anni 2024, 2025, un contributo straordinario di euro 50 mila finalizzato alla gestione di un progetto di addestramento dei cani guida.
Apportate modifiche alla legge regionale contenente gli interventi a favore dei soggetti fragili per l’accesso all’istituto di Amministrazione di sostegno e dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Più specificatamente, l’intervento finanziario della Regione può essere richiesto dai Comuni di residenza del beneficiario di procedura tutelare o dai Comuni indicati nel pronunciamento del Giudice tutelare. L’intervento finanziario è assegnato sino all’importo massimo di euro mille annuo, allorquando per motivi patrimoniali e reddituali dell’amministrato, il Giudice ha constatato l’impossibilità di riconoscere un compenso all’Amministratore di sostegno.
Per favorire l’incremento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e per recuperare la mobilità passiva delle province frontaliere, a decorrere dall’anno 2023, le ASL possono incrementare il limite di spesa stabilito dall’articolo 45, comma 1 ter, del decreto legge 24 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, fino a un massimo del 2%, purchè sia assicurato l’equilibrio economico del bilancio sanitario con il livello del finanziamento ordinario della spesa corrente.
Per la definizione del documento operativo regionale per la difesa del suolo, a cui partecipano gli Enti locali, è assegnata una dotazione finanziaria, per l’esercizio finanziario 2023 di euro 300 mila. La medesima dotazione finanziaria è assegnata per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Per concorre al finanziamento di interventi di manutenzione e pulizia degli alvei dei corsi d’acqua e dei canali di difesa di competenza dei Comuni è assegnata una dotazione finanziaria per l’esercizio finanziario 2023 di euro 6 milioni. La medesima dotazione finanziaria è assegnata per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Per la definizione dei criteri ed indirizzi per il riordino e la gerarchizzazione del reticolo idrografico regionale è assegnata una dotazione finanziaria, per l’esercizio finanziario 2023 di euro 300 mila. La medesima dotazione finanziaria è assegnata per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Relativamente alla norma che riguarda il trattamento economico dei direttori dell’Autorità Idrica Pugliese, gli importi dei trattamenti economici onnicomprensivi spettanti al direttore generale, al direttore amministrativo e al direttore tecnico, determinati dal Consiglio direttivo, saranno parametrati, negli importi massimi, al trattamento economico dei direttori di Dipartimento della Regione e non all’indennità lorda dei consiglieri regionali.
Assegnata una dotazione finanziaria di 1 milione di euro al fine di garantire la copertura assicurativa della Regione Puglia per danni causati dall’attraversamento stradale di fauna selvatica. La medesima dotazione finanziaria è assegnata per ciascuno degli esercizi finanziari 2024 e 2025.
Per le attività di monitoraggio e censimento del cinghiale è assegnata una dotazione finanziaria di 100 mila euro per l’esercizi finanziari 2023, 24 e 25.
Apportata modifica alla norma regionale in ordine all’emergenza cinghiali, monitoraggio e creazione filiera. Pertanto, gli Ambiti territoriali di caccia (ATC) della regione sono considerate strutture associative, senza scopo di lucro, che nell’ambito della gestione venatoria del cinghiale, con particolare riferimento all’attività di caccia collettiva e di controllo selettivo, possono contribuire alla gestione dei Centri di Raccolta Selvaggina (CRS) nel territorio di competenza.
Apportate alcune modifiche alla legge regionale “Norme in materia di incentivazione alla transizione energetica”, i cui obiettivi sono molteplici: valorizzare le misure di compensazione nell’iter autorizzativo quale parte integrante della progettazione degli impianti FER; indurre maggiormente sia i proponenti che le amministrazioni comunali incise dagli interventi a concorrere alla individuazione delle misure compensative; far divenire la norma un utile strumento deflattivo del
contenzioso per gli impianti FER che hanno già conseguito il provvedimento di VIA ministeriale
(considerando la competenza statale per le fattispecie più numerose di impianti eolici e fotovoltaici), a cui segue il rilascio del titolo autorizzativo regionale; attribuire alla Regione la possibilità di prevedere misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale qualora esigenze connesse agli indirizzi strategici nazionali richiedano concentrazioni territoriali di attività,
impianti e infrastrutture ad elevato impatto territoriale;
conciliare la normativa regionale con il funzionamento della filiera del gas naturale; garantire il necessario coordinamento con l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), che si occupa della determinazione delle tariffe nel settore gas, per la definizione delle modalità operative di attribuzione delle compensazioni; fugare possibili dubbi su eventuali effetti distorsivi della concorrenza nell’applicazione della norma, per garantire il necessario coordinamento con
le misure nazionali di sostegno ai costi energetici della produzione.
Un contributo di 80 mila euro per la realizzazione del progetto “Da Alessandria ad Aquileia. La leggenda marciana e la cristianizzazione dell’Adriatico tardo antico”.
Per la messa in sicurezza dei Porti regionali dalle mareggiate è concessa una dotazione finanziaria di 300 mila euro, al fine di effettuare interventi di dragaggio dei fondali.
È assegnata una somma di un milione e 500 mila euro al fine di incrementare le possibilità di accesso di medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria delle Università pugliesi.
Assegnati 100 mila euro all’istituendo Museo delle Luminarie del Comune di Scorrano.
Stanziata una somma di 450 mila euro per assicurare la continuità del servizio di cabotaggio marittimo sull’itinerario Manfredonia-Isole Tremiti.
150 mila euro per compensare gli allevatori pugliesi dei danni dovuti ai contraccolpi della crisi Ucraina.
Uno stanziamento di 86 mila euro come sostegno a favore degli agricoltori colpiti dalla crisi COVID.
300 mila euro per far fronte alla crisi di mercato dell’uva da tavola pugliese.
Per il rilancio della vitivinicoltura in Valle d’Itria è assegnata una dotazione finanziaria di 350 mila euro per il triennio 2023, 2024 e 2025.
50 mila euro per la promozione di un progetto triennale di ricerca mediante convenzione con l’Università di Bari, al fine sviluppare nuove buone pratiche di gestione del trauma familiare.
Prevista la promozione ed il sostegno per l’istituzione ed il funzionamento della scuola di formazione professionale di protezione civile.
La Regione si farà carico degli oneri per il rilascio della certificazione di idoneità alla mansione per gli operatori, appartenenti alle organizzazioni di volontariato, da adibire allo spegnimento di incendi boschivi.
100 mila euro di contributi a sostegno dei Comuni della rete dei rituali festivi legati al fuoco.
50 mila euro come supporto alle attività di conservazione e restauro dei beni archeologici e storico-artistici della Regione appartenenti alle collezioni dei Poli Biblio Museali.
Assegnata una somma di 200 mila euro per la realizzazione di una Fondazione di Comunità per consolidare i sistemi di risposta sociale alle fragilità del territorio ionico.
Un milione e 500 mila euro come contributo per l’accesso ai percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA), destinato alle coppie in possesso di un reddito annuo non superiore a 30 mila euro.
Un contributo di 300 mila euro per l’accesso al test prenatale non invasivo.