Con il Real Acerrana è notte fonda: sconfitta del Manfredonia per 2 a 1

Con il Real Acerrana è notte fonda: sconfitta del Manfredonia per 2 a 1
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Con un colpo di testa del gigante Samb al 90′, mandato argutamente in campo qualche minuto prima da Mr Sannazzaro, per alzare il baricentro della propria squadra e cercare il goal della vittoria, l’Acerrana fa suo, un fondamentale scontro salvezza e portandosi a sette lunghezze dal Manfredonia Calcio.
È notte fonda, è il caso di dire, per enfatizzare, una prestazione incolore, offerta dai Delfini, nonostante l’unico goal della bandiera di Giacobbe, che aveva illuso momentaneamente, che potessero giocare una gara simile a quella giocata contro l’Ischia e di fare bottino vero.
A consuntivo, involuzione, quanto meno mentale e propositiva, rispetto alle due ultime gare, con la squadra, nella prima frazione di gioco troppo accorta, poco velleitaria e concentrata più nell’evitare di prendere goal piuttosto che cercare di farli.
Tattica momentaneamente premiante, con alcuni pericoli locali sventati da un paratone di Forte che su forte tiro di Fabiano diretto a rete, devia, con il corpo in angolo la sfera.
Al 42′ doccia fredda per i locali con Giacobbe che di testa insacca su cross pennellato di De Luca.
Si torna in campo nella ripresa ma in campo vi è un sola squadra: l’Acerrana.
Laringe, Elefante e Ndiaye tengono in costante apprensione la difesa ospite ed è proprio Ndiaye che all’ottavo minuto, entra in area di rigore dalla destra e lascia partire un diagonale insidioso, con il pallone che sbatte prima sul palo su cui era posizionato Antonino (non impeccabile nell’occorso), per poi entrare in rete.
Il Manfredonia subisce non solo il colpo ma l’aggressività dell’Acerrana che crede fortemente nella vittoria e la ottiene con il Samb, lasciato colpevolmente libero nell’area piccola di svettare in alto e mettere alle spalle di Antonino regalando ai suoi la vittoria.
Questa è la cronaca di una gara che ha spento quell’entusiasmo che pur logicamente si era creato dopo la entusiasmante gara con il Casarano.
Le cause della sconfitta e della involuzione pre citata?
Una potrebbe essere la più che probabile e determinante assenza di Montinaro, metronomo del centrocampo e raccordo tra difesa e linea di attacco.
L’esperimento Calemme come quinto di centrocampo e De Luca a destra a piede invertito, oggi, non ha sortito gli effetti desiderati.
Per coloro che pure legittimamente lo dovessero ritenere tra i principali responsabili della sconfitta, va rilevato che Calemme è un esterno di attacco puro che si esprime bene sui venti metri terminali del terreno di gioco. Pochi i palloni giocabili pervenuti al due Carbonaro-Scaringella.
L’altro dato su cui riflettere è quella relativa alle sostituzioni, che Mr Cinque non ha potuto effettuare, secondo le esigenze tattiche, perché in panchina vi erano 7 under, oltre che Bubas e Bonicelli.
È allora la domanda nasce spontanea: era proprio necessario alla vigilia di una gara così importante, privarsi in tutta fretta di due giocatori, quindi Amabile e Konate, che anche se in partenza, oggi probabilmente, avrebbero potuto essere utili alla causa?
Del pari, nonostante la smentita di Mr Cinque, sembrerebbe che anche Scaringella sia stato inserito una una lista di giocatori in partenza, già prima della gara contro il Casarano.
Operazioni che fanno certamente parte delle prerogative societarie ma è la tempistica completamente errata, perché possono destabilizzare mentalmente giocatori e spogliatoio.
Da domani si apre il mercato dicembrino nel quale la società dovrà operare celermente con operazioni in entrata di qualità per rinforzare l’organico e sostituire i partenti. Ecco che un’altra domanda sorge spontanea: chi lo farà il mercato in entrata?
E soprattutto, quando arriveranno i rinforzi al Miramare per evitare di essere in piena emergenza nella prossima gara contro la Palmese?
Si deve operare bene con acquisti di spessore in ogni reparto se si vuole coltivare quella speranza chiamata salvezza che una piazza blasonata, quale è quella di Manfredonia non può e non deve assolutamente perdere.
Antonio Castriotta