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Centomila spettatori per “Una, nessuna, centomila” e per dire no alla violenza sulle donne

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Fare rumore: è stato questo l’obiettivo della serata di ieri sera di “Una, nessuna, centomila”, il grande concertone all’Arena RCF di Campovolo contro la violenza sulle donne. L’evento, annunciato qualche anno fa e slittato causa covid, ieri sera ha raggruppato centomila spettatori e ha raccolto ben due milioni donati ai centri di sostegno per le donne vittime di violenza. Sul palco, in prima linea, sette superstar del pop femminile che hanno fortemente voluto (e realizzato) questo momento di denuncia e musica. Da Fiorella Mannoia a Emma, da Alessandra Amoroso a Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini. 

64 brani per ben 4 ore di musica: tutti hanno ricordato perché si era su quel palco. Un concerto manifesto che ha portato uomini e donne insieme a combattere per una causa che, ancora oggi, nel Paese rappresenta un’emergenza reale. Ogni cantante ha chiamato con sé sul palco un proprio collega per amplificare il messaggio. “Oggi siamo qui per un motivo importante, il gesto di invitare gli uomini è stato bellissimo. Nel 99.99% dei casi quello della violenza di genere è un problema nostro, di noi uomini. E dobbiamo affrontarlo noi per primi”, dichiara Diodato.  

Così con Emma si esibisce Brunori, con Alessandra Amoroso canta Diodato in un’appassionata “Fai rumore”, Pausini e Ramazzotti e Tommaso Paradiso con Elisa. “Bisogna parlare ma anche aggiungere i fatti e stasera abbiamo creato un fatto bellissimo”, dice Emma.

La madrina dell’evento, Laura Pausini, parla del successo della manifestazione: più di 100mila biglietti staccati, 5.7 milioni di incasso, due milioni di euro devoluti a nove centri anti-violenza. “Una volta a Torino – ha raccontato Pausini – una donna mi ha chiamata per chiedermi aiuto dopo aver subito violenze. E più volte ho mandato la polizia a casa sua per intervenire”. L’obiettivo della manifestazione è far crescere una cultura della denuncia. “Se riusciamo a sensibilizzare anche una sola donna, a denunciare e chiedere aiuto, allora noi avremo già vinto”. 

“Da inizio dell’anno sono state uccise 20 donne, mentre nel 2021 i femminicidi sono stati 118. Questo è un problema che ci affligge da sempre e dobbiamo attuare una forma di prevenzione, non intervenire quando è troppo tardi. Non sarà l’ultimo concerto di questo genere, abbiamo intenzione di continuare affinché non vengano spenti i riflettori”, ha rimarcato invece Fiorella Mannoia.

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