Caso Barbara D’Urso: lite tra Guillermo Mariotto e Rossella Erra
Scontro tra Guillermo Mariotto e Rossella Erra a La Volta Buona: la scintilla accesa a causa di Barbara D'Urso.

Tra i riflessi lucidi di uno studio televisivo e il crescendo di telecamere che tornano a puntare su volti noti, si è consumato un episodio dai toni accesi, arsi… un rogo! Nel contesto della puntata odierna de La Volta Buona, nel corso di un segmento dedicato a Ballando con le stelle, è tornata al centro delle argomentazioni l’indiscussa protagonista Barbara D’Urso e, a far da contorno, due figure che non le sono affatto marginali: i due giurati Guillermo Mariotto e Rossella Erra. Ciò che doveva essere un momento di intrattenimento si è rapidamente trasformato in uno scontro verbale carico di tensione, rimandi e accuse. Il filo conduttore? Il modo in cui la “regina del talk televisivo” – D’Urso – viene dipinta, contestata, osannata o vilipesa. E in questo turbine, gli interventi di Mariotto ed Erra hanno dato vita a un sipario quanto mai acceso. Il giurato di Ballando con le Stelle ha voluto difendere quanto accaduto nel corso della puntata del sabato precedente, quando l’accesa discussione tra Barbara D’Urso e Selvaggia Lucarelli aveva monopolizzato l’attenzione del pubblico. Con il suo tono ironico e disincantato, Mariotto ha minimizzato l’accaduto definendolo semplicemente uno “show”, invitando la platea de La Volta Buona a dire la propria: «È vero che vi piace o no?» — ma la risposta del pubblico è stata tiepida, quasi imbarazzata.
Lo scontro su Barbara D’Urso
Quell’attimo di silenzio da parte di Guillermo Mariotto ha offerto a Rossella Erra lo spazio per replicare con fermezza, prendendo le difese della D’Urso e smontando, punto per punto, l’atteggiamento della giuria. «Voi la state talmente pungolando che l’avete portata all’estremo. Le avete detto: non parli di te. Lo ha fatto e le avete detto: sempre le stesse cose. Le avete detto: fai troppo poco e le dite che ha alzato l’asticella.» A quel punto, la Erra ha rincarato la dose, denunciando un presunto tentativo di destabilizzare la sintonia tra Barbara e il maestro Pasquale La Rocca: «Avete attaccato Pasquale, perché adesso volete scoppiare la coppia. Invece, l’avete fortificata. Guardate la storia che hanno pubblicato. Sono più forti di prima e vi vogliono bene. Quando verrà fuori la verità, vi mangerete i gomiti.» Con voce ferma e sguardo deciso, la Erra ha trasformato una semplice replica televisiva in una vera e propria arringa in difesa della spontaneità, ribaltando il tavolo dell’ironia con la passione di chi conosce bene i meccanismi dello spettacolo ma sceglie di non farsene stritolare. La tensione è esplosa definitivamente quando Mariotto – con la sua consueta verve teatrale – ha attaccato Rossella Erra. Le sue parole sono state nette: “Sei la regina della retorica! Retorica!” La replica di Erra non s’è fatta attendere: “Tu sei un falso e lo sanno tutti. Quando verrà fuori la verità, ti mangerai i gomiti.” Parole forti, pronunciate a braccio, che hanno tolto lo studio di dosso ogni patina di formalità e restituito uno scontro più da platea – in senso drammatico – che da semplice talk show. Questo scontro può essere letto su più piani. Da un lato, appare come l’ennesima rissa verbale in un contesto televisivo dove l’audience chiede al contempo dramma e sincerità. Ma dall’altro lato, abbiamo un’accusa più profonda: quella di ipocrisia nel modo di comunicare, di gestire l’immagine, di tessere narrative che non sono soltanto estetica ma anche potere. Mariotto, noto per il suo gusto e la sua franchezza, ha scelto di colpire l’“eccesso di retorica” di Erra: un modo per dire che dietro le belle parole e l’apparenza si cela poco sostegno reale. Erra, d’altro canto, ha rilanciato con un’accusa più tagliente: non solo che Mariotto sia “falso”, ma che una verità nascosta — “quando verrà fuori la verità” — ribalterà la prospettiva, facendo male a lui e a chi ha orchestrato l’attacco. In tutto questo, D’Urso rimane — volutamente o meno — al centro del ciclone. Non è nemmeno il suo volto che parla, è la sua aura: simbolo di programmi di intrattenimento che mescolano pathos, confessioni e polemiche televisive. Il fatto che questo scontro avvenga all’interno della trasmissione di Caterina Balivo, in un segmento dedicato a Ballando, fa capire quanto i confini tra “ballo”, “giudizio”, “conflitto” e “talk” siano sempre più labili. Inoltre, l’uso di espressioni forti — “regina della retorica”, “falso”, “ti mangerai i gomiti” — non è casuale: serve a imprimere nella memoria dello spettatore un’immagine netta, diretta, quasi epica. E in un’epoca in cui ogni frase resta, viene registrata, rilanciata sui social, l’emozione deve essere amplificata. Questo momento televisivo racconta qualcosa di più della semplice lite: racconta l’esigenza di autenticità. Perché in un panorama dove tutti recitano un ruolo, chi accusa “tu sei un falso” in realtà sta chiedendo: “Sii vero”. E la frase “quando verrà fuori la verità” — che suona come una minaccia — altro non è che la consapevolezza che l’immagine, senz’altro, può essere costruita… ma la sostanza prima o poi chiede il conto. In conclusione, lo scontro Mariotto-Erra, pur inscrivendosi nella tradizione della televisione provocatoria, apre uno spiraglio sui dietro-le-quinte che spesso restano invisibili: alleanze, strategie, lotte d’immagine. E la figura di Barbara D’Urso — grande dominatrice dello schermo italiano — diventa specchio e palcoscenico al tempo stesso: riflessa e riflessiva, amata e contestata, presenza onnipresente. In fin dei conti, come in un film d’epoca anni ’60, l’apparenza è elegante, la verità è nascosta. E forse proprio questo contrasto rende la scena irresistibilmente televisiva.
