Balene: cosa è accaduto nella seconda puntata?
Nella seconda puntata di Balene – Amiche per sempre vanno in scena litigi inaspettati, rivelazioni oscure e tensioni amorosi.

Ieri, domenica 28 settembre 2025, Rai 1 ha mandato in onda il secondo appuntamento con Balene – Amiche per sempre, e non ha deluso: due episodi ricchi di mistero, emozioni represse e ricollegamenti sorprendenti con il passato. Evelina e Milla, le due protagoniste, continuano a indagare sulla morte dell’amica Adriana, con scoperte che mettono in crisi certezze e relazioni. Tra segreti in azienda, vecchie fiamme e nuovi sospetti, la fiction alza l’asticella della suspense. In questo articolo offiremo un riassunto dettagliato della serata e poi alcune riflessioni da parte di chi scrive: cosa funziona, cosa stona, e perché Balene sta già spingendo al binge watching su Raiplay.
Balene: riassunto e commento alla seconda puntata
La seconda puntata di Balene è composta dagli episodi 3 e 4, intitolati rispettivamente Stare a galla non è nuotare e Ma a nuotare s’incontra tempesta.
Episodio 3 – “Stare a galla non è nuotare”
Evelina, convinta che la morte di Adriana non sia un incidente, decide di approfondire le sue ricerche e si reca presso l’associazione SOS Balene, struttura legata al nome dell’amica scomparsa. Qui scopre che Fosco, il marito di Adriana, dopo la separazione aveva già intrapreso una relazione con un’altra donna: rivelazione che scuote le certezze iniziali. Intanto, in Accademia, Evelina cerca di evitare in tutti i modi la vicinanza con Riccardo, che sembra riaccendere qualcosa dentro di lei. Parallelamente, Milla affronta le difficoltà legate alla gestione del pastificio di famiglia. Si rivolge a Cesare, l’avvocato dell’azienda, che ha un passato ambiguo con lei. Ma emergono segreti importanti: Walter e Flaminia, figure chiave dell’impresa, starebbero nascondendo qualcosa che potrebbe compromettere il futuro dell’azienda.
Episodio 4 – “Ma a nuotare s’incontra tempesta”
Evelina e Milla si avventurano in un’indagine più rischiosa: si introducono nella casa di Adriana ad Ancona per recuperare tracce del passato. Vengono sorprese da Fosco, che in un momento di fragilità ammette che, anche prima della morte, Adriana aveva avuto sviluppi sentimentali con un’altra persona. Nel corso dell’episodio, Evelina e Milla scoprono che Adriana aveva litigato con il vicino di casa, Pancotti, poco prima della sua morte; un indizio che allarga notevolmente la rosa dei sospetti. Infine, Milla si rende conto che il debito che grava sul pastificio è enorme, probabilmente insostenibile, rendendo la vendita o una ristrutturazione l’unica via d’uscita.
Questa puntata di Balene ha centrato con forza due obiettivi: espandere l’universo del mistero e approfondire i conflitti psicologici dei personaggi. La decisione di far emergere una vita segreta di Adriana — con litigi, relazioni parallele e digressioni con il vicino Pancotti — è un colpo ben calibrato: destabilizza lo spettatore e allarga il campo dei sospettati. Colpisce bene il modo in cui le relazioni affettive vengono messe in crisi: Evelina che tenta di tenere le distanze da Riccardo mentre sente un’attrazione latente; Milla divorata dai sensi di colpa e dalla responsabilità dell’azienda. Questo conflitto interiore rende i personaggi tridimensionali e vicini; non semplici pedine del mistero, ma anime tormentate. Tuttavia, c’è un rischio: con tanti fili narrativi (relazioni sentimentali, debiti aziendali, segreti matrimoniali), la storia può diventare affollata e confusa. Servirebbe qualche momento di respiro, dove lo spettatore può metabolizzare le informazioni prima dell’altro colpo di scena. La scena dell’intrusione nella casa di Adriana è stata ben dosata: tensione, sorpresa e confessioni. Curioso è sicuramente l’arco narrativo del debito relativo al pastificio: è un’arma narrativa enorme, capace di mettere Milla in una situazione incerta. Inoltre, il ruolo di Cesare, il misterioso silenzioso ed ermetico, potrebbe trasformarsi in elemento chiave della trama. Possiamo infine dire che Balene stia costruendo un’atmosfera tipica di “giallo da salotto”. Non siamo ancora ai grandi colpi da thriller, ma l’intreccio è intrigante e coinvolgente. Se continueranno sulla strada dell’equilibrio tra mistero, introspezione e ritmo narrativo, potremmo avere una stagione memorabile.
