Avvenne il 25 agosto 1994, durante il periodo della Novena

Manfredonia / Siponto – IL 25 agosto 1994, alle ore 12.21, si oscurò e colpì fortemente all’improvviso il cielo, su Manfredonia. Ero in acqua a Siponto quando vidi arrivare un demonio tutto nero verso la spiaggia, nuotai di tutta lena, arrivai a riva di fretta e corsi via insieme ai miei famigliari. Tanta gente correva terrorizzata, tanti piangevano, ricordo che facemmo in tempo a ripararci nelle cabine e dentro al bar dello stabilimento.

Il proprietario abbassò con uno scatto secco la saracinesca, il buio metteva angoscia e paura, quasi soffocamento. Chiusi in quel locale come ai tempi della guerra uno contro l’altro quasi appiccicati. Il vento soffiava a 127 chilometri orari, si sperava che non arrivasse il peggio, vidi alcune persone salutarsi per il timore che non si sarebbero più riviste, temevano il peggio. Quasi dieci minuti infernali di un fenomeno mai visto prima, un vento straniero arrivato dal nulla dal centro del mare e metà cielo basso, alzandosi a forma di cornamusa, prepotentemente allungarsi e allargarsi a macchie di schizzi bollenti e ghiaccianti.
Il mare spaccò le nuvole tanto era alto, pronto a demolirci con schegge di piombo tra le urla disumane, tra il declino del paese quando iniziò a straripare gli alberi e farli saltare come birilli, massacrò il boschetto, il tifone autoritario e balordo stava tirando il cuore dalla bocca alla natura, spaccò vetri, fece volare sedie dai balconi delle case buttò a terra pali della luce, insomma strapazzo una città, la terra rivolta dalla tromba d’aria piangeva sangue fertile, barche disperse in un lontanissimo mille miglia.
Poi si fermò lentamente tutto,ma il cielo continuò a restare buio mentre il popolo aspettava il giorno che non arrivava, mentre nell’attesa il paese cantava preghiere di devozione a Maria Santissima di Siponto .
A cura di Claudio Castriotta