Aveva minacciato Brumotti, si scusa pubblicamente

Emanuele è l’automobilista che aveva minacciato di morte Valerio Brumotti all’uscita del centro Commerciale di Casamassima. Il fattaccio è stato ripreso da Striscia La Notizia destando grande sgomento per le parole dell’uomo.

Nella giornata di ieri l’autore delle minacce si è scusato pubblicamente ai microfoni della redazione di Quinto Potere.

Brumotti come spesso accade si era appostato nei pressi dei parcheggi per disabili per “beccare” i furbetti che rubano i posti per disabili non avendone diritto. Brumotti si è imbattuto in un uomo che dopo essere sceso dalla sua auto ha dichiarato di andar a prendere il suo papà, disabile, all’interno del centro commerciale. Brumotti però non ha creduto alla sua versione, lo ha aspettato fuori per poi incalzarlo, per sottolineare che ciò che aveva fatto non era corretto.

Ed è li che è scattata l’ira dell’uomo “Sai chi sono io? Spegni la telecamera che te la rompo. Ti sparo in testa, io sono un Diomede”, le parole in dialetto barese a Brumotti. Diomede è un clan di Bari.

Quinto Potere ha incontrato l’uomo protagonista delle minacce per fargli comprendere la gravità delle sue affermazioni. L’uomo si è scusato: “Chiedo scusa, ero nervoso. Non volevo insultarlo, ero arrabbiato per i fatti miei. Ho sbagliato e ho esagerato nelle reazione. Io lavoro dalla mattina alla sera, non ho niente a che fare con la malavita. Io con i Diomede non ho nulla a che fare”.

L’uomo che alle telecamere di Quinto Potere ha dichiarato di non appartenere al clan Diomede: “Voglio chiedere scusa a tutta la famiglia Diomede, volevo dire una cosa e mi è uscita un’altra. Chiedo scusa ai Diomede, a Brumotti e a tutta l’Italia intera”.

Striscia La Notizia ieri sera ha mandato in onda l’intervista di Quinto Potere all’uomo. Vedremo se questa sera ritornerà della situazione.