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Arci Foggia: “Spezziamo, per sempre, la filiera nera dello sfruttamento del lavoro e dei migranti”

“Spezziamo, per sempre, la filiera nera dello sfruttamento del lavoro e dei migranti.  L’Italia intera scenda, idealmente, con noi in piazza, oggi, per dire basta al lavoro sottopagato, ai ghetti, alle morti silenziose di poveri migranti nei campi e sulle strade del nostro Paese. La gente onesta e perbene scenda, idealmente, in strada con noi per raccogliere il dolore di madri e padri, di mogli e fratelli di sedici giovani uomini uccisi dal profitto e dall’avidità”.  L’Arci Foggia, chiama a raccolta la società civile per la manifestazione, in programma oggi alle 18,00 a Foggia, contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro, a seguito dei due incidenti stradali in cui hanno perso la vita sedici migranti di ritorno dal lavoro nei campi. L’Arci partecipa alla manifestazione contro il caporalato con una folta delegazione delle sedi provinciale, regionale e nazionale. “Non poteva essere altrimenti, ci saremo tutti oggi, a Foggia, perché quel che è accaduto è insopportabile”  “Noi ci saremo tutti,  per onorare la memoria di sedici uomini arrivati in questa terra con il sogno di una vita migliore”. Una vita migliore l’aveva  sognata Amadou, tra le dodici vittime dell’incidnente di lunedì scorso.  Amadou, proveniente dalla Guinea Bissau, aveva 20 anni. Era stato un ospite dello Sprar di Rosignano Marittimo, provincia di Livorno, e lo scorso giugno,  malgrado la proposta di un percorso di tirocinio formativo in un’azienda di pulizie, aveva preferito uscire dallo Sprar per cogliere una “proposta di lavoro” nelle campagne foggiane. Gli operatori di Rosignano Marittimo avevano cercato in tutti i modi di farlo desistere, individuando e condividendo con lui i rischi delle condizioni di lavoro irregolare. Amadou è morto di ritorno da una giornata di lavoro nei nostri campi, stipato in un furgone con altri  compagni di viaggio e di vita. A rendere omaggio al giovane  Amadou, e a tutte le vittime di una assurda, ma annunciata strage ci sarà anche l’Arci  regionale Toscana. “E’ una strage annunciata.“E’ inutile stracciarsi le vesti oggi. Chi sarebbe dovuto intervenire non l’ha fatto; chi avrebbe dovuto attivarsi per applicare leggi e regolamenti non l’ha fatto. Noi, in quanto Arci, da anni denunciamo situazioni di sfruttamento, in alcuni casi di vera schiavitù. Per troppo tempo abbiamo atteso che le promesse arrivate puntuali ai vertici ed ai tavoli istituzionali si tramutassero in azioni concrete. Ora è tempo di spezzare l’attesa e trasformare le parole in fatti, in azioni. Il Ministro Salvini, nel corso del vertice in Prefettura a Foggia, ha annunciato lo smantellamento dei ghetti, il potenziamento degli organici di Procura e Questura; il Ministro Di Maio l’incremento del numero degli ispettori. Tutto questo non può che farci piacere. Sono le condizioni, alcune, che l’Arci provinciale Foggia chiede da anni. Ci aspettiamo semplicemente che tutto si concretizzi, ed in tempi celeri. Ci aspettiamo che la rete di alberghi diffusi realizzati dalla Regione Puglia venga attivata. Ci aspettiamo controlli seri e duri su tutta la filiera nera dello sfruttamento del lavoro.  A chi torna utile l’esistenza dei ghetti? A chi fa comodo attingere manodopera da situazioni di marginalità sociale al limite dell’umano? Smantelliamo i ghetti e creiamo alternative sicure, in cui con il supporto delle Prefetture e delle Questure si ha la possibilità di controllare domanda e offerta di lavoro, contratti, servizi, buste paga, mezzi di trasporto.  Vogliamo che la Capitanata, la Puglia, l’Italia intera diventi esempio di terra di accoglienza vera, solidale, cristiana, non di sfruttamento e morte. Mandiamo a casa i caporali, non i migranti!

Foggia li, 08.08.2018

     Il Presedente Arci

Comitato Territoriale

            Foggia

         Domenico Rizzi

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Redazione

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