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Acqua: Coldiretti Puglia, con interconnessione Liscione si mette fine a diatriba lunga 36 anni tra Puglia e Molise

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, CON INTERCONNESSIONE LISCIONE SI METTE FINE A DIATRIBA LUNGA 36 ANNI TRA PUGLIA E MOLISE

Con la presentazione del progetto di interconnessione tra il Liscione in Molise e Finocchito in Puglia viene posto un tassello importante in una diatriba che va avanti da decenni per la realizzazione della condotta di circa 10 km per trasferire parte dell’acqua dall’invaso del Liscione a quello di Occhito, con l’auspicio che la realizzazione proceda speditamente perché la siccità in Puglia è ormai cronica. Esprime soddisfazione Coldiretti Puglia, in occasione della presentazione del progetto di interconnessione idrica tra Molise e Puglia da parte del Sottosegretario al MASAF, Patrizio La Pietro, al Consorzio di Bonifica della Capitanata.

Rispetto agli accordi sottoscritti tra Molise e Puglia a partire dal 1978, è necessario – incalza Coldiretti Puglia – imprimere un’accelerata al progetto che prevede la realizzazione della  condotta, necessaria in realtà anche per le aree più interne del Molise prima ancora che per la Puglia. Il surplus di acqua invasato in diga e non utilizzato dal Molise – aggiunge Coldiretti Puglia – potrebbe poi essere acquistato dalla Puglia, andando così a determinare un abbattimento dei costi per gli stessi utenti molisani, quindi un doppio beneficio per il Molise e un aiuto per il potabile e l’irriguo nelle due regioni limitrofe.

Intanto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto, che assegna il finanziamento per la progettazione esecutiva dell’invaso di Palazzo d’Ascoli, opera strategica per il territorio della Capitanata e per il sistema agricolo del Foggiano, fortemente penalizzato da due anni di siccità: a renderlo noto è l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

Il provvedimento, atteso da tempo, segna un altro passaggio fondamentale verso la realizzazione dell’infrastruttura (costo stimato: 300 milioni di euro), che consentirà di potenziare la capacità di accumulo idrico, razionalizzare la distribuzione irrigua e rafforzare la sicurezza idraulica in un’area tra le più produttive del Mezzogiorno.

“L’incognita siccità pesa come un macigno sulle prossime campagne agricole che si prospettano pesanti e rischiano di frenare gli investimenti”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel sottolineare che “da qui l’urgenza di avviare un piano invasi per assicurare in maniera strutturale la disponibilità idrica e prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici”, ha aggiunto Cavallo.

“Determinante in Puglia  ripartire dalle incompiute, dagli interventi di manutenzione straordinaria della diga di Saglioccia, realizzata negli anni 80 e mai entrata in esercizio, con lo sbarramento sul torrente omonimo, affluente di destra del fiume Bradano, in agro di Altamura, in località Tempa Bianca”, incalza Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, nel sottolineare l’importanza ‘del recupero funzionale della Diga del Pappadai, opera idraulica in provincia di Taranto che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti”, aggiunge Piccioni.

Intanto, Coldiretti ha sensibilizzato il Governo ad accelerare nell’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio, che proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici si è trovato a dover fronteggiare situazioni mai vissute prima. Basti pensare che il valore assicurato delle produzioni agricole per l’anno 2024 ha raggiunto i 10 miliardi di euro per circa 65 mila imprese agricole.

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