Abbandoni estivi e animali selvatici in difficoltà: i consigli di LNDC Animal Protection

ABBANDONI ESTIVI E ANIMALI SELVATICI IN DIFFICOLTÀ. ECCO I CONSIGLI DI LNDC ANIMAL PROTECTION
Se aiutare un animale è un dovere, abbandonarlo è un crimine. Quando si sceglie di intervenire per aiutare un animale in difficoltà, si compie un gesto di grande civiltà. Ma è altrettanto importante sapere come farlo bene, nel rispetto della legge e della sicurezza di tutti. Ogni passo, ogni segnalazione, ogni atto di soccorso può salvare una vita
Milano, 1 agosto 2025 – Ogni estate, migliaia di animali vengono abbandonati lungo le strade italiane, nei campi, nei boschi, nei parcheggi assolati. Cani e gatti traditi dalla fiducia che avevano riposto nella loro famiglia. Lasciati a morire in un Paese che si definisce civile. L’abbandono è un reato penale, punito dall’art. 727 del Codice Penale, ma troppo spesso resta impunito. E mentre le autorità faticano a intervenire, sono gli animali a pagare il prezzo più alto: molti muoiono investiti, altri muoiono di fame, sete o stenti. Pochi sopravvivono, traumatizzati a vita. Nel 2024, con enormi sforzi, LNDC Animal Protection è riuscita a salvare 19.426 animali abbandonati. Dietro ogni numero, c’è una vita strappata alla morte. C’è un volontario che ha corso, un medico che ha curato, un rifugio che ha aperto le porte.
In questi casi è fondamentale sapere come agire, chi contattare e quali comportamenti tenere per garantire un intervento tempestivo, efficace e conforme alla legge. LNDC Animal Protection, attraverso la sua rete territoriale e il proprio Ufficio Legale, è sempre al fianco dei cittadini che decidono di non voltarsi dall’altra parte.
Cani vaganti: non sempre si tratta di abbandoni
La presenza di un cane da solo in strada non significa necessariamente che sia stato abbandonato.
In alcune Regioni italiane, infatti, le normative prevedono la remissione dei cani sul territorio, laddove siano stanziali, identificati e accuditi da volontari o residenti. Se il cane è confuso, spaesato, insegue le persone o appare impaurito, è probabile che si tratti di un cane smarrito o abbandonato. Se invece si muove con sicurezza, appare socializzato e ben inserito nel contesto urbano, potrebbe essere un cane stanziale, già conosciuto e accudito.
Come comportarsi quindi? In primis avvicinalo con calma, solo se è disponibile al contatto, controlla la presenza di una medaglietta con numero di telefono e chiedere in zona (negozi, passanti, residenti) se il cane è conosciuto. Se non è possibile risalire all’identità del proprietario si deve contattare la Polizia Municipale, oppure chiamare i Servizi Veterinari ASL e avvisare le Forze dell’Ordine.
Hai trovato un animale ferito? Agisci subito
Un animale ferito non ha voce per chiedere aiuto, ma ha il diritto di riceverlo. Le autorità pubbliche hanno l’obbligo legale di intervenire, come previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria (n. 320/1954) e dal Codice Deontologico dei Medici Veterinari. Anche qui è possibile contattare i riferimenti sopra, così come la Polizia Ferroviaria (Polfer), se l’animale è vicino ai binari, la Polizia Stradale, se si trova in autostrada o su strade extraurbane e i Vigili del Fuoco, per animali su tetti, alberi, cunicoli. Se nessuno interviene è necessario portare l’animale dal veterinario più vicino: ha l’obbligo di prestare le prime cure anche se libero professionista (Art. 16 Codice Deontologico Veterinario). Ricordiamo che le associazioni e i volontari non possono sostituire le autorità, ma possono affiancare e sostenere il cittadino nella segnalazione e nel recupero.
Hai trovato un animale visibilmente abbandonato? Ecco cosa fare
Se si trova un animale che sembra essere stato deliberatamente lasciato per strada, è importante agire subito. Dopo avare chiamato la Polizia Municipale e i Servizi Veterinari ASL, che hanno l’obbligo di intervenire, è necessario raccogli prove: fare foto e video del luogo e delle condizioni dell’animale, prendere nota della posizione esatta e, se possibile, coinvolgere testimoni e contattare le associazioni animaliste locali per un supporto pratico e una più rapida attivazione delle procedure. Se l’animale è in condizioni critiche è fondamentale metterlo subito in sicurezza e portalo dal veterinario.
C’è un animale selvatico in difficoltà? Ecco cosa fare
Durante l’estate, complici il bel tempo e le escursioni nella natura, è più facile imbattersi in animali selvatici feriti, disorientati o in situazioni di pericolo. Ma come comportarsi in questi casi? LNDC Animal Protection ti guida attraverso i passi giusti da compiere nel rispetto della legge, del benessere animale e della tutela ambientale. La Legge n. 157/1992 stabilisce che tutta la fauna selvatica in Italia è “patrimonio indisponibile dello Stato”. Ciò significa che nessun cittadino può trattenere, detenere o curare un animale selvatico in autonomia. In caso di ritrovamento, l’unico comportamento corretto è contattare le autorità competenti, evitando gesti impulsivi o cure improvvisate. Se si trova un animale selvatico ferito o in difficoltà è necessario non toccarlo e non tentare di curarlo autonomamente. Il contatto umano può compromettere il reinserimento in natura. In alcuni casi, può causare ulteriori danni fisici o stress. Le autorità competenti da contattare sono la Polizia Provinciale, il Comando Forestale (CUTFAA) tramite numero unico 112, i Vigili del Fuoco (115) per animali bloccati su tetti, alberi o all’interno di cunicoli o la Guardia Costiera (1530) se si tratta di animali marini. Ogni Regione dispone di Centri di Recupero della Fauna Selvatica con personale specializzato. Il loro intervento è l’unico modo corretto per garantire cure appropriate e il ritorno dell’animale nel suo habitat.
Per segnalazioni e supporto legale è possibile scrivere ad avvocato@lndcanimalprotection.org.