Spettacolo Italia

Raoul Bova: polizia a casa di Corona, cosa è successo

In una recente puntata di Falsissimo, Fabrizio Corona ha parlato del caso Raoul Bova. Ecco cosa è successo in seguito.

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Dopo la trasmissione della puntata di “Falsissimo” dedicata a Raoul Bova, la vicenda ha generato un’ondata di indiscrezioni: si è parlato di presunte estorsioni, sequestri di telefoni e indagini avviate in seguito alla diffusione di alcuni audio legati all’attore di Don Matteo. Raggiunto da un inviato di “Filorosso” su Rai Tre, Fabrizio Corona ha raccontato la propria versione: ha confermato che la Polizia si è presentata nella sua abitazione, ma ha smentito con decisione le voci secondo cui il suo cellulare sarebbe stato confiscato.

Caso Raoul Bova: le dichiarazioni di Corona

Qui di seguito proponiamo le dichiarazioni di Fabrizio Corona all’inviato del programma Rai “Filorosso” sul caso Raoul Bova e sull’intervento delle forze dell’ordine a casa sua: “La storia è semplice, Federico Monzino, figlio di una famiglia ricchissima, una sera era insieme a Martina Ceretti e mi dice che ha degli audio per me. A me all’inizio non interessava, perché a me Bova non interessa, non fa notizia. Poi però insiste e vado a casa sua, chiamiamo Martina, ci accordiamo, sento gli audio, ci penso un giorno e cambio idea perché penso ‘forse questi audio valgono’. Quindi torno indietro, vado da lui, mi gira gli audio e me ne vado. I file sono stati mandati volontariamente e non sono stati estorti. Ma quale estorti?! Cosa succede poi? Che un ragazzo che non sta bene scrive a Raoul Bova e per gioco gli dice ‘guarda che esce Falsissimo, se mi fai un regalo ci sono le chat’. Questo è accaduto tre giorni prima della mia puntata e non settimane prima! Non c’è nessun sistema di Martina Ceretti, non esistono le estorsioni, cos’è questa roba?! La Polizia il giorno dopo viene da me… i giornali hanno detto che mi hanno sequestrato il telefono e che sono indagato. Ma quale telefono? I poliziotti sono arrivati e mi hanno chiesto ‘com’è andata la storia? Raccontaci’. Io ho raccontato la storia bene e si sono fatti due risate. Non mi hanno chiesto nulla, neanche le chat. Non ho il telefono sequestrato e non sono indagato. Tutta questa storia è una bufala clamorosa”. Quello che inizialmente sembrava un semplice pettegolezzo estivo si è presto trasformato in un doppio caso: una vicenda di gossip, certo, ma anche con risvolti legali. La parte più “leggera” della storia – se così si può definire – riguarda la fine della lunga relazione tra Raoul Bova e Rocìo Muños Morales, legati per anni e genitori di due splendide figlie. Ora l’attenzione si concentra sulla nuova vita di entrambi, dopo la separazione. Secondo il settimanale Gente, Rocìo è recentemente intervenuta in pubblico, sul palco del Magna Graecia Film Festival di Soverato. Qui, a quanto riportato, sarebbe apparsa con il volto provato, cercando di mascherare la tensione dietro un sorriso. Nel frattempo Raoul Bova non ha intenzione di chiudere la vicenda su di lui senza fare nulla e, come ha fatto sapere Gabriele Parpiglia sulla sua newsletter, a breve saranno presi provvedimenti legali: “Il silenzio di Bova, che ha rifiutato ogni tipo di intervista, non va interpretato come debolezza, l’attore parlerà ma lo farà con le autorità competenti. Chi pensa che in questo momento stia subendo la gogna mediatica, non ha compreso la voglia di giustizia e verità che il team dell’attore, assistito nel penale dal bravissimo avvocato David Leggi, hanno in serbo“.

Primo piano di Raoul Bova, fonte: Cineblog
Primo piano di Raoul Bova, fonte: Cineblog
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