Manfredonia, lo chiamavano Cidduzzo il barese (1978)

Manfredonia, lo chiamavano Cidduzzo il barese (1978)
Manfredonia – LO chiamavamo Cidduzzo, per le sue origini baresi, era un appassionato pescatore che frequentava il Villaggio in zona Sant’Anrea. Quasi tutti i giorni, anche quando c’era maltempo.Portava gli stivaletti verdi in plastica, un’incerata ad impermeabile da marinaio, saliva su uno scoglio molto grande; in pace, sospeso dalla terra, pescava i cosiddetti pesci di pietra, che in dialetto li sentivo chiamare landrose, chiggioni, verdesche e sparuncille. Pesci da un sapore particolare, la loro carne era sempre un po’ dura.
La mattina – con il sole che mi scaldava anche nell’inverno più rigido – col maglioncino di lana senza cappotto, scendevo giù verso il mare per avvicinarmi a Cidduzzo. Gli chiedevo cosa avesse pescato e lui mi rispondeva col suo accento – un misto tra barese e locale – ‘Uannio’ – agghje pescate djie landrose‘.Cidduzzo sembrava un personaggio da cartoni animati, col suo modo di vestire e di parlare, ma anche per la sua faccia sempre rossa. Stesso colore dei suoi capelli‘Uannio’varttine. I barese tenne a capa tese e all’ammerse‘, mi urlava.
Dopo ore ed ore, Ciudduzzo smetteva di pescare, raccoglieva tutte le sue attrezzature con la sua lunga canna in spalle e se ne tornava a casa con la sporta sempre piena di pesce. A ripensarci oggi, non so proprio come facesse a pescare cosi’ tanto pesce.
Stamane, passando da quel luogo, anche se sovrastato dal Porto turistico, mi è venuto da sorridere per un attimo pensando a Cidduzzo, a come si arrabbiava quando lo disturbavo: Uannio’ fa scappe li pesce.Sempre col suo detto ironicamente ,sempre un po’ brillo di vino.
A cura di Claudio Castriotta